❗️ Sarri: “La Juventus non era pronta alla mia rivoluzione. Fonseca uomo di livello, ammiro Conte. Ecco a chi devo chiedere scusa” | OneFootball

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·11 settembre 2024

❗️ Sarri: “La Juventus non era pronta alla mia rivoluzione. Fonseca uomo di livello, ammiro Conte. Ecco a chi devo chiedere scusa”

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Maurizio Sarri, ex allenatore – tra le altre – di Lazio, Juventus e Napoli, ha parlato a “La Gazzetta dello Sport”: “Torno presto, anche a gennaio. Dipenderà dalle situazioni, dalle offerte che riceverò, dalle motivazioni. Dalla telefonata che mi trasmetterà più adrenalina. Purtroppo, anche senza pallone, fumo ancora tanto, troppo.

Il Milan? Mi sembra brutto parlarne in questo momento, serve rispetto. Paulo Fonseca è un buon allenatore e un uomo di livello, l’ho conosciuto di persona: è all’inizio di un percorso ed è giusto che stia sereno. Non voglio entrare in questi discorsi.


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Higuain? Quando arrivai a Napoli, lui voleva andare via. Lo convinsi in 5 minuti: gli dissi che con il calcio che avrei voluto proporre, avrebbe segnato valanghe di gol. Da quella volta, quando ci discutevo gli dicevo sempre: Gonzalo dammi ragione ora, tanto poi me la dai fra tre giorni. Higuain è il mio centravanti ideale, ma lo sarebbe per qualsiasi allenatore. Top assoluto.

Giuntoli riporterà la Juventus a vincere lo Scudetto? Ci riuscirà sicuramente, non so in che tempi. Ma vincerà anche con la Juve. È un direttore che capisce velocemente idee e caratteristiche dei giocatori ideali per il suo allenatore. E poi ha un coraggio immenso, che trasmette a squadra e staff. Per la stima che ho di Cristiano, sono certo che avrà avuto le sue ragioni per dare una svolta così secca.

La Juventus? Non era pronta alla mia rivoluzione.

Sono ammirato da Conte. Antonio, oltre ad essere un grandissimo allenatore, ha questa capacità di far investire i suoi club. Il Napoli ha costruito una squadra forte e Antonio realizzerà un ciclo importante. Non so se vincerà subito, ma la storia di Conte è quella. Aurelio è impulsivo caratterialmente, ma sotto la sua gestione il Napoli è cresciuto e gli sarò sempre grato per avermi fatto allenare la squadra del cuore. I suoi silenzi sorprendono, ma spero sia l’inizio di qualcosa di positivo.

Il più competente tra i presidenti che ho avuto? Tatticamente, Fabrizio Corsi. Il più divertente a cena? Al di là delle divergenze, sono bei personaggi. Lotito a cena è uno spasso, poi ci puoi litigare discutendo di calcio. Il più brillante? De Laurentiis passa per non essere generoso, ma a Natale faceva sempre regali importanti.

Se devo chiedere scusa a qualcuno nel calcio? A Christian Maggio. Mi sono scusato personalmente quando ci siamo rivisti qualche mese fa a Coverciano. La mia ultima partita a Napoli coincideva con il suo addio agli azzurri: preso dalla voglia di chiudere a 91 punti, non l’ho fatto entrare. Ho sbagliato.

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