Juventusnews24
·18 ottobre 2025
Sarri ribadisce: «In una squadra che mi dice che non avrebbe potuto fare mercato dopo aver firmato il contratto sarei sicuramente andato via ma ho la convinzione che…»

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·18 ottobre 2025
L’allenatore della Lazio Sarri ha parlato in conferenza stampa: di seguito le dichiarazioni dell’ex Juve.
RIMANERE ALLA LAZIO – «Progetto tecnico interessate? A gennaio e giugno dell’anno prossimo ti dirò, quello che ho fatto fino a ora lo avrei fatto solamente per una squadra. In una squadra che mi dice che non avrebbe potuto fare mercato dopo aver firmato il contratto sarei sicuramente andato via e avrei abbandonato immediatamente, qui ho avuto forti remore a farlo. Questa forza non mi sta abbandonando nonostante le difficoltà e le bestemmie giornaliere che sono costretto a tirare. Ho sempre la ferma convinzione di far crescere questo gruppo e tirarne fuori sette o otto che possano giocare a buon livello».
SITUAZIONE LAZIO E ATALANTA DI JURIC – «La Lazio attuale è una Lazio dipendente dai giocatori a disposizione, sia per le scelte che per il modulo. A Genova avevamo 7 assenze, col Torino otto. È una situazione difficile, specialmente per una squadra che ha vissuto la nostra estate.
Noi sappiamo quale sarà il nostro campionato, sarà un campionato di difficoltà e sofferenze, dovremo essere umili nel modo di pensare così come tutto l’ambiente. Sappiamo che questo diventa molto meno controllabile, ma interessa l’umiltà del gruppo. L’Atalanta è molto simile a quella di Gasperini, ci sono differenze minime. A grandi linee è molto simile».
MERCATO DI GENNAIO – «Ho parlato solo col direttore, mi ha detto che molto probabilmente potremo fare mercato ma non abbiamo un’indicazione ufficiale a riguardo».
RIFLESSIONI PERSONALI E CANCELLIERI – «Io sono contento, una squadra come questa che ha vissuto quello che ha vissuto per quattro mesi che gioca un derby con quella prestazione, che domina a Genova dove ha sofferto la Juve e recupera la partita con il Torino in quel modo è un aspetto positivo. Cancellieri ha iniziato a giocare sfruttando le sue qualità, penso faccia parte dell’evoluzione sua come calciatore e persona.
Deve muovere la palla con grande velocità e attaccare gli spazi, così è velenoso, se si intestardisce è più prevedibile. Isaksen è in crescita, è una fortuna perché all’inizio era un giocatore molto importante, la sfortuna è legata alla voglia di entrambi di giocare a destra. Speriamo che uno dei due possa incidere anche a gara in corso».
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