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·28 novembre 2025
Sarri-Tare, una frattura mai ricomposta: sabato il primo incrocio da avversari

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·28 novembre 2025

I rapporti tra Maurizio Sarri e Igli Tare non sono mai stati lineari. La loro convivenza a Formello è stata segnata da contrasti profondi, fino a sfiorare una rottura insanabile. Visioni di calcio incompatibili, approcci opposti alla costruzione della squadra e divergenze su obiettivi e investimenti hanno caratterizzato il loro rapporto. Nella stagione 2022-23 — ricorda il Corriere della Sera — Sarri definì “un miracolo” la qualificazione in Champions League, un giudizio che Tare considerò ingeneroso verso il valore della rosa. Ma quel dissenso era solo la punta dell’iceberg: le frizioni erano iniziate già nel 2021 con il caso Kamenovic, tesserato mesi dopo su richiesta del tecnico, e proseguite con il “caso Gila”, considerato pronto dal ds ma utilizzato da Sarri solo in piena emergenza difensiva.
Le divergenze tra i due erano profonde: Sarri voleva un instant team competitivo subito, mentre Tare spingeva su operazioni low cost e profili da valorizzare nel tempo. Due filosofie inconciliabili che nel giro di un anno portarono entrambi lontano da Formello: il tecnico è poi tornato in panchina, mentre l’ex ds oggi lavora al Milan. Sabato sarà la prima sfida da avversari, con un retroscena intrigante: Tare avrebbe messo gli occhi proprio su Mario Gila, in scadenza nel 2027. Lo voleva già in estate, ma il prezzo fissato da Lotito lo aveva frenato. Ora, con il contratto che scorre e la necessità della Lazio di generare plusvalenze, la pista potrebbe riaprirsi.









































