Sartori: “Il segreto del Bologna? L’unione e la voglia di lavorare. In questi tre anni un crescendo fantastico, è bellissimo vedere i tifosi sognare” | OneFootball

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·12 novembre 2025

Sartori: “Il segreto del Bologna? L’unione e la voglia di lavorare. In questi tre anni un crescendo fantastico, è bellissimo vedere i tifosi sognare”

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Questo pomeriggio Giovanni Sartori è stato intervistato a Casteldebole da Sky Sport, e rispondendo alle domande di Valentina Mariani ha parlato del momento magico del Bologna, di quanto è cresciuto il club nell’ultimo triennio e della sua carriera. Di seguito, suddivise per temi principali, tutte le dichiarazioni rilasciate dal d.t. rossoblù.


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Club esemplare – «Non ci sono dei veri e propri segreti, solo una gran voglia di lavorare e l’unione fra tutte le componenti. Qui c’è sempre voglia di fare bene, ci sono le giuste motivazioni, c’è una città che ogni giorno spinge con entusiasmo. La squadra ci crede e lo staff tecnico sta portando avanti un percorso con grande capacità».

Un Italiano super – «Il lavoro del mister è talmente forte che si avverte anche quando lui non c’è, come accaduto di recente. Questa squadra sa quello che vuole e che pensa l’allenatore, ormai va col pilota automatico. Chiaro però che con lui in panchina è tutta un’altra cosa».

Gruppo di ferro – «Non ci dobbiamo scordare che tre anni fa c’era Mihajlovic, e sotto la sua gestione lo spogliatoio si è compattato: siamo stati fortunati a trovare dei ragazzi straordinari, oltre che dei buonissimi giocatori. E in seguito anche Motta e Italiano hanno puntato sul fatto di avere a disposizione uomini di valore ancor prima che bravi calciatori».

La nuova Atalanta? – «Difficile, perché ognuno ha il suo modello e la sua storia. Effettivamente, se ripercorro la mia, ho vissuto tre momenti stupendi in tre società differenti e mi sento fortunatissimo. Adesso qui al Bologna i risultati ci stanno dando ragione e speriamo di proseguire così».

Un planisfero alle spalle – «Ricordo che un giorno Sinisa entrò qui nel mio ufficio e fece un cerchio su Belgrado dicendo che era il centro del mondo, del suo mondo. Mihajlovic ha tracciato una linea e portato avanti un grande lavoro, è sempre bene ricordarlo. Io sono qui da tre anni ed è stato un crescendo fantastico: ora girare per Bologna è bellissimo, vedere i tifosi sognare è una grande soddisfazione».

Affari speciali – «Il colpo di mercato al quale sono più legato? Di colpi ce ne sono stati parecchi in trentatré anni, ma anche di ‘non colpi’. Ho un gran ricordo di tutti i ragazzi e oggi ne ritrovo alcuni da allenatori o collaboratori: mi fa sempre piacere riabbracciarli e che si ricordino i momenti che abbiamo passato insieme».

Mercato all’antica – «Io vivo benissimo senza WhatsApp, e non mi riferisco solo al calciomercato. La media di telefonate che mi arrivano durante il giorno? In effetti sono tantissime, ma la stranezza è che dal 2 di settembre in avanti spariscono tutti…».

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