Scontro con Blue Skye: il Tribunale rimanda Elliott in Lussemburgo, ma il fondo tornerà all'attacco | OneFootball

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·8 giugno 2024

Scontro con Blue Skye: il Tribunale rimanda Elliott in Lussemburgo, ma il fondo tornerà all'attacco

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La nona sezione del tribunale del Lussemburgo ha respinto le richieste di condanna per ricatto ed estorsione formulate sul piano penale e civile dal fondo Elliott contro la società Blue Skye, in relazione a tutte le azioni legali presentate dall’ex socio di minoranza per l’operazione di vendita del Milan a RedBird. A riportalo è l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore.

L’ex proprietario del club rossonero aveva denunciato la società di Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo in seguito alle accuse mosse dopo la cessione del Milan a RedBird. Se Blue Skye rivendicava da parte sua che l’operazione di vendita a RedBird fosse stata portata a termine in frode ai diritti degli azionisti di minoranza, Elliott ha sempre indicato i contenziosi avviati da Blue Skye come «frivoli e vessatori», contrattaccando in Lussemburgo con un atto di accusa penale privata, chiamato “citation directe”.


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Secondo Elliott Blue Skye ha formulato accuse calunniose e diffamatorie al fine di ottenere concessioni superiori ai suoi diritti contrattuali. Secondo le accuse del fondo, questi si configurano come reati di ricatto ed estorsione. Inoltre, sempre secondo il fondo statunitense, Blue Skye avrebbe depositato consapevolmente documenti fuorvianti avviando procedimenti con l’intento di ingannare i giudici lussemburghesi al fine di ottenere una decisione a suo favore.

Decisione che – secondo Elliott – non avrebbe ottenuto altrimenti. Dai documenti emergono inoltre accuse di violazioni dei doveri fiduciari nei confronti di Giovanni Caslini (in passato nel board di Rossoneri Sport Investment, veicolo che controllava il Milan e il cui 100% era controllato a sua volta da Project Redblack, della quale il 4,27% era nelle mani di Blue Skye) e nei confronti dei managing partner di Blue Skye, Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo.

La decisione del Tribunale del Lussemburgo e il contrattacco di Elliott

Nella giornata di venerdì, la richiesta di Elliott è stata definita «irricevibile» da parte del tribunale del Lussemburgo, costringendo quindi la famiglia Singer a pagare le spese legali. Si tratta tuttavia di una sorta di rinvio, dal momento in cui il Tribunale non ha giudicato nel merito ma ha evidenziato solamente problemi nel modo in cui questa “citation directe” è stata redatta.

Un portavoce del fondo – che tornerà all’attacco – ha spiegato infatti che «il Tribunale del Lussemburgo ha stabilito che la citation directe di Elliott deve essere redatta in modo più preciso prima di poter considerare il merito delle accuse che Elliott ha mosso contro BlueSkye. Elliott intende tenere conto di tali linee guida, riformulare e ripubblicare la citazione diretta».

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