Inter News 24
·14 novembre 2024
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Della seconda squadra dell’Inter se ne parla da mesi, per non dire anni, ma pare che da quando Oaktree abbia messo piede dentro il club di Viale della Liberazione, oltre che sul fronte nuovo stadio si sia cominciato a lavorare anche per la creazione di un’Under 23 per restare al passo di Juve, Atalanta e Milan. Tuttosport analizza a grandi linee quello che dovrebbe essere il progetto dei nerazzurri per la produzione in casa dei propri giovani talenti: la casa dell’Under 23 nerazzurra sarà il Centro Sportivo Giacinto Facchetti, ovvero Interello. Per lo stadio dove potrebbe giocare la squadra c’è la suggestione Veresina Stadium. Infine l’area tecnica che, con ogni probabilità, verrà affidata nelle mani di Dario Baccin, attuale braccio destro del direttore sportivo Piero Ausilio.
OAKTREE SPINGE PER L’UNDER 23 – «Che se ne parlasse da un po’ all’Inter era cosa nota, ma, grazie alla sensibilità del fondo californiano sull’argomento, sono state messe a fuoco le fondamenta del progetto legate agli aspetti infrastrutturali, il tasto più dolente a latitudini nerazzurre. Confermata, in tal senso, l’anticipazione del sito calciomercato.com: l’Under 23 troverà casa al Centro Sportivo Giacinto Facchetti, ovvero a Interello. Si allenerà sul sintetico in mattinata anche perché dovrà convivere con le altre squadre del settore giovanile che da sempre popolano quella struttura. Per quanto riguarda lo stadio, i fari sono puntati su un vero gioiellino, ovvero il “Varesina Stadium” di Venegono Superiore dotato da una tribuna coperta da 600 spettatori, già chiesto dal Milan nella perlustrazione di terreni da gioco utilizzabili per la sua, di Under 23».
NO ALL’ARENA CIVICA COME STADIO – «Non è praticabile invece l’ipotesi Arena Civica, dove gioca l’Inter Women: il club nerazzurro aveva fatto i lavori insieme all’Alcione (che allora giocava in Serie D), ma i vincoli sull’impianto rendono impossibile utilizzarlo per la Serie C».
L’AREA TECNICA A BACCIN – «Per quanto riguarda l’area tecnica, facile pensare che in prima battuta la questione sia affidata a Dario Baccin, mentre per quanto riguarda l’identikit di chi sarà l’allenatore ogni ipotesi è buona, certo è che l’Under 23 dovrà essere strutturata su principi di gioco simili a quelli della prima squadra, e quindi con il 3-5-2 inzaghiano. In tal senso, al di là del ritorno economico legato al player-trading, il progetto può essere molto utile per puntellare il processo di ringiovanimento che andrà fatto in prima squadra. Risulta difficile che questo possa essere totalmente finanziato da acquisti fatti sul mercato. Quindi l’Inter che verrà – come stanno facendo le altre grandi con l’Under 23 – dovrà sempre di più far crescere i giocatori sfruttando quell’opportunità. Che sia un problema molto sentito dal ds Ausilio e dal suo vice Baccin è provato dall’intuizione – che ha dato ottimi frutti – di spedire Oristanio e Stankovic junior al Volendam».