Seedorf avverte sul Real Madrid: «Viene da tanti cambiamenti, ma da queste parti non ci sono fasi di transizione». Poi parla così di Xabi Alonso | OneFootball

Seedorf sul Real post-Ancelotti: l’ex centrocampista analizza i Blancos, sottolineando la pressione costante e la forza del gruppo

Una squadra in evoluzione, ma con un DNA vincente che non ammette pause. Alla vigilia della super sfida tra Real Madrid e Juventus, l’ex fuoriclasse Clarence Seedorf, oggi opinionista per Prime Video, ha analizzato il momento dei Blancos guidati da Xabi Alonso. Per l’olandese, il club madrileno sta vivendo una fase di cambiamento, ma la pressione e la qualità del gruppo restano le stesse di sempre.

Seedorf: il punto sul Real Madrid

L’ex centrocampista, che ha vestito entrambe le maglie nella sua leggendaria carriera, ha sottolineato come il Real Madrid stia affrontando una transizione dopo l’era Ancelotti, pur evidenziando come a Madrid questo concetto sia quasi bandito. Ha poi elogiato il lavoro del nuovo tecnico e la forza mentale della squadra.

L’ANALISI DI SEEDORF – «Il Real Madrid viene da tanti cambiamenti, una fase di transizione dopo Ancelotti anche se da queste parti non esiste. Xabi Alonso ha le idee chiare e ha comunque un gruppo di grande personalità».

L’analisi di Seedorf è una fotografia perfetta della realtà madrilena. Da un lato, riconosce i «tanti cambiamenti»avvenuti, non solo in panchina con l’arrivo di Xabi Alonso, ma anche in campo con l’innesto di stelle come Mbappé e l’addio di veterani. Una vera e propria «fase di transizione» dopo il ciclo vincente di Carlo Ancelotti. Dall’altro lato, però, sottolinea come a Madrid «la transizione non esiste»: la pressione per vincere subito è sempre massima, indipendentemente dai cambiamenti.

Proprio per questo, Seedorf elogia il lavoro di Xabi Alonso, un tecnico giovane ma con «idee chiare», capace di gestire questa fase delicata senza perdere di vista gli obiettivi. Ma la vera forza del Real Madrid, secondo l’olandese, resta il gruppo: una squadra con «grande personalità», abituata a giocare partite di questo livello e a sopportare la pressione del Bernabeu e della maglia “blanca”. Un mix di talento, esperienza e mentalità vincente che rende i Blancos un avversario temibile, anche in un momento di apparente rinnovamento.

Per la Juventus di Igor Tudor, l’analisi di Seedorf è un ulteriore avvertimento: non si troverà di fronte una squadra in costruzione, ma una corazzata consapevole della propria forza e guidata da un allenatore preparato. Servirà una prestazione ai limiti della perfezione, fatta di coraggio, organizzazione e quella “garra” che Tudor chiede ai suoi, per provare a uscire indenni da una tana in cui vincere è un’impresa per pochi. La Vecchia Signora è chiamata a una notte da eroina in Champions League, contro un Real Madrid che, anche in transizione, resta il Re d’Europa.

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