Segna e sogna a 41 anni: Pepe Sand, l’Ibra d’Argentina | OneFootball

Segna e sogna a 41 anni: Pepe Sand, l’Ibra d’Argentina | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Footbola

Footbola

·8 settembre 2021

Segna e sogna a 41 anni: Pepe Sand, l’Ibra d’Argentina

Immagine dell'articolo:Segna e sogna a 41 anni: Pepe Sand, l’Ibra d’Argentina

Chino Esquivel, dopo aver ricevuto il passaggio magistrale e profondo di Toto Belmonte, aveva la situazione ben chiara in testa: se tutto fosse andato come da copione, la partita contro il Godoy Cruz sarebbe stata chiusa e lui proclamato migliore in campo. Doveva solo dare a José Sand la palla giusta, e sarebbe anche finito nella foto dell’esultanza. Così, puntuale come tutti sanno a La Fortaleza, Pepe ha ricevuto la palla perfetta del giovane 22enne e con il destro l’ha mandata all’angolino basso, rendendo vana la scivolata disperata del difensore paraguaiano Espínola.

Non si è trattato un gol qualsiasi: a testimoniarlo i fuochi d’artificio esplosi sopra il cielo della zona sud di Buenos Aires ed il messaggio mostrato dal tabellone elettronico posto sopra la tribuna Solito. All’età di 41 anni, infatti, il correntino di Bella Vista aveva realizzato, né più né meno, il suo 150esimo gol con la maglia del Lanús, riaffermandosi ancora una volta capocannoniere storico del club, celebrato sui social network un hashtag che è diventato un trend: #SandHistorico.


OneFootball Video


Sembra passata una vita da quando batté il precedente record di reti con il Granate (120) che apparteneva a Luis Arrieta dal lontano 1944, ancor di più dal sinistro rasoterra con cui poco più di 14 anni fa, l’8 agosto 2007, infilò Mariano Andújar in un 2-0 contro l’Estudiantes in Copa Sudamericana.

Sand e il Lanús si sono salvati a vicenda: prima di arrivare al Granate, la carriera di Pepe aveva preso una piega discendente a causa della sua deludente tappa al River Plate (delle cui giovanili è recordman di reti) e si era ritrovato a galleggiare in squadre senza particolari ambizioni, etichettato come centravanti non adatto per giocare ad alti livelli. Allo stesso tempo il Lanús, che da 92 anni attendeva di vincere un campionato, aveva solo bisogno del nueve giusto. La somma dei due fattori diede il titolo del 2007.

Certo non è sempre stato un idillio, tanto che quella attuale è la sua terza tappa nel club: in mezzo altri periodi da giramondo (Argentina, Colombia, Spagna, Emirati Arabi, Messico), ma sempre con la voglia di tornare e vincere, obiettivo raggiunto col secondo titolo nel 2016. E, ovviamente, sempre in funzione del gol.

Il Lanús aveva in casa Nicolás Orsini, additato come il suo sostituto in vista di un ritiro che sembrava imminente dopo il netto 0-3 subito nell’ultima finale di Copa Sudamericana dal Defensa y Justicia, ma non aveva fatto i conti con la fame di un ragazzino nel corpo di un 41enne, che alla fine ha deciso di restare per provare a regalare si tifosi la gioia di un’altra vittoria. Ed allora Orsini è finito al Boca, mentre Sand è ancora il punto fisso della maggioranza delle squadra iscritte al Gran DT (l’equivalente del nostro fantacalcio), tra cui quella di Antoine Griezmann!

Da quel 150esimo gol sono passate altre 4 giornate di campionato, ma Sand non ha smesso di fare ciò che gli riesce meglio, mantenendo la media perfetta di un gol a partita (10 reti in 10 giornate per la quarta volta in carriera) e guardando tutti dall’alto al basso sia nella classifica marcatori che nella classifica di Liga Profesional, dove il Lanús comanda appaiato col Talleres. Perché, anche a 41 anni, non si è ancora troppo vecchi per sognare.

Giacomo Cobianchi

Visualizza l' imprint del creator

Menzionato in questo articolo