Serena: «Berti, incredibile. Sotto pressione giocava meglio! Io accusavo» | OneFootball

Sentire la pressione in una partita importante? Tutto normale, parola di Aldo Serena. Con Nicola Berti, che è l’eccezione che conferma la regola.

PRESSIONE – Aldo Serena ricorda le sue sensazioni da calciatore nelle sfide importanti, tirando fuori aneddoti legati all’ex compagno con l’Inter Nicola Berti. Così l’ex calciatore ospite di Sky Sport 24: «Io ero uno che sentiva la pressione quindi dovevo assolutamente cercare di eliminarla in qualche modo e cercare di arrivare alla partita come fosse un allenamento o una partitella che giocavo quando ero ragazzo. Quindi cercavo la formula per trovare la mia dimensione e per dare il meglio di me stesso. Cercavo di tornare a quando ero bambino e giocavo con i miei amici al campetto perché lì non avevo pressione e giocavo libero. C’era a chi, invece, come Nicola Berti, la pressione gli scivolava addosso. Anzi, più c’era pressione e più lui si liberava e faceva delle partite incredibili. Io non ho mai capito come facesse. Forse glielo permetteva l’incoscienza o la non consapevolezza delle proprie azioni lo faceva giocare in maniera splendida».

Serena e l’importanza di saper essere un capitano

CAPITANI – Proprio dopo che il capitano dell’Inter ha inciso in maniera incredibile anche con l’Argentina, regalandole la Copa America, Aldo Serena dichiara: «Non tutti i capitani sono capitani. A volte ci sono capitani che non lo sono perché non hanno il carattere e la forza morale. Io ho avuto per fortuna dei capitani che sono stati al Milan Franco Baresi, che era una guida non solo in campo, Gaetano Scirea. Quando nella Coppa Intercontinentale a Tokyo si infortunò io pensavo che l’avremmo persa e invece ce l’abbiam fatta, anche perché avevamo Platini. Poi capitano Zaccarelli e capitano dell’Inter Beppe Bergomi. Quindi ho avuto dei capitani che son stati esempi in campo».