Calcio e Finanza
·3 settembre 2025
Serie A, la classifica dei costi rosa: Napoli al top, il Milan scavalca l'Inter

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·3 settembre 2025
Il calciomercato estivo ha avuto un impatto positivo per oltre 220 milioni di euro sui conti delle big di Serie A. Le operazioni in entrata e in uscita portate a termine dalle società del massimo campionato italiano hanno tuttavia avuto effetto anche sui costi delle rose, che si sono aggiustati di conseguenza tra club che hanno fatto registrare aumenti anche significativi e altri che hanno fatto registrare valori in calo.
Prima di addentrarci nei numeri e nelle specificità di ogni club, va ricordato che l’analisi di Calcio e Finanza sui costi delle rose viene realizzata prendendo in considerazione i seguenti calciatori:
La somma di queste voci per ogni calciatore restituisce un’idea del costo sostenuto da ogni club per la propria rosa. Per arrivare al risultato finale, abbiamo utilizzato i dati contenuti nei comunicati ufficiali e nei bilanci dei club (principalmente per quanto concerne i valori residui dei giocatori) e le indiscrezioni sugli stipendi riportate dai principali organi di informazione.
Tutti i conti, per semplicità di calcolo, simulano il costo dei calciatori considerando l’arrivo a inizio luglio, a prescindere dalla data di arrivo o cessione in prestito dei calciatori all’interno della finestra di mercato. Per i calciatori arrivati in questa stagione, non rientrano nel conteggio in termini di ammortamenti le commissioni per gli agenti. Questi dati sono disponibili ufficialmente solamente a bilanci pubblicati, e il rischio di anticiparli sarebbe quello di un confronto troppo carente.
Andando quindi a osservare i numeri, possiamo vedere come il Napoli – a fronte di investimenti importanti – sia il club che ha fatto registrare il costo della rosa più alto nel 2025/26. Sui partenopei pesano molto gli ultimi due mercati estivi, quelli dell’era Antonio Conte. Il particolare sistema di ammortamento dei cartellini a quote decrescenti (con un costo maggiore caricato a bilancio nei primi due anni di contratto), fa sì che sessioni particolarmente dispendiose alzino in maniera importante il costo della rosa. D’altra parte, va sottolineato come gli ammortamenti calino di conseguenza l’anno successivo, effetto che fa da contraltare agli aumenti.
Al secondo posto si trova invece la Juventus. Il costo della rosa del club bianconero è rimasto sostanzialmente stabile, ma ha perso il primato conquistato e mantenuto per moltissime stagioni. I bianconeri vantano comunque gli ammortamenti maggiori (tra i club che ammortizzano i costi in parti uguali sul numero di anni di contratto) e si trovano invece al secondo posto come monte ingaggi.
Il podio è chiuso poi dal Milan, che tocca quota 197 milioni di euro e supera – seppur di poco – i cugini dell’Inter. I rossoneri hanno un sostanziale equilibrio tra ammortamenti e stipendi lordi, a differenza invece proprio dei dati del club nerazzurro. La società di Oaktree è addirittura sesta in termini di ammortamenti, avendo acquistato pochi calciatori a cifre elevate nelle ultime stagioni, ma è prima per monte ingaggi a quota 141 milioni di euro (quasi 20 milioni in più della Juve seconda).
Guardando alle altre big del nostro campionato, la Roma tocca quota 163 milioni di euro, con un monte ingaggi comunque importante, tanto da superare quello del Milan (che ha comunque una rosa più ridotta di quella dei giallorossi). Segue l’Atalanta a 132 milioni di euro circa, con ammortamenti importanti legati ad acquisti particolarmente onerosi delle ultime stagioni.
Ultimi due posti per Fiorentina e Lazio, che chiudono rispettivamente a 111 e 107 milioni di euro. Il club toscano ha fatto registrare una leggera crescita rispetto alla stagione 2024/25 (poco più di 103 milioni di euro), mentre il costo rosa dei biancocelesti è aumentato rispetto ai 101 milioni della passata stagione, principalmente per la maturazione dei diritti di riscatto di alcuni calciatori.