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Giacomo Galardini·4 marzo 2019
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Giacomo Galardini·4 marzo 2019
Il grave episodio è andato in scena sabato scorso in Turchia, nella TFF Second League – l’equivalente della nostra Serie C – nel match tra Sakaryaspor e Amedsporm, terminato per 1-1.
L’autore dell’aggressione è il centrocampista dell’Amedspor Mansur Çalar, che è stato beccato dalle telecamere mentre attaccava con un rasoio con vari fendenti – e alle spalle – diversi giocatori della squadra avversaria.
Uno delle vittime di questo – chiamiamolo col proprio nome – tentato omicidio è il difensore del Sakaryaspor Ferhat Yazgan – il quale ha successivamente postato una foto delle ferite subite sul proprio account Instagram.
Il povero Yazgan (che non è l’unico ad avere subito le ferite) è stato colpito al collo e all’addome, mentre nel video si può chiaramente vedere come Çalar accoltelli alle spalle un avversario nei glutei.
Quello che ci risulta di difficile comprensione è che nonostante le prove visive e le ripetute rimostranze delle vittime l’arbitro non si è accorto di niente durante la partita.
La Federazione Turca starebbe indagando sull’accaduto, mentre il club dell’aggressore Amedspor ha emesso un comunicato nel quale difende il proprio giocatore e nega con sfacciataggine tutte le accuse.
Aldilà delle battute rimane un gesto da condannare con assoluta veemenza: un folle che si nasconde una lama di rasoio nel calzettone e va in giro a dare fendenti deve essere portato in carcere.