Silvano Martina (storico agente Buffon) svela: «Di Gregorio ottimo portiere ma non è un campione. Non va crocifisso! Prendere lui al posto di Szczesny è stato…» | OneFootball

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·25 settembre 2025

Silvano Martina (storico agente Buffon) svela: «Di Gregorio ottimo portiere ma non è un campione. Non va crocifisso! Prendere lui al posto di Szczesny è stato…»

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Silvano Martina, storico agente di Buffon, ha parlato così di Michele Di Gregorio, attuale portiere titolare della Juventus

Arriva l’analisi lucida e senza filtri di Silvano Martina, storico agente di Gigi Buffon, sul portiere della Juventus, Michele Di Gregorio. Intervistato da Calciomercato.it, l’esperto procuratore ha promosso il giocatore, ma ha bocciato senza appello la strategia di mercato che lo ha portato a Torino.

“Un ottimo portiere, ma l’operazione è stata sciagurata”

Il giudizio di Martina è duplice. Da un lato, la critica durissima all’operazione. «L’operazione Di Gregorio è stata sciagurata all’epoca. Hanno dato una buonuscita a Szczesny, che era valido, e un bagno di sangue economico per prendere lui». Parole che pesano, quelle di un uomo che il mercato lo conosce come le sue tasche.


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Dall’altro lato, però, la difesa del giocatore. «Di Gregorio non è un campione, ma un ottimo portiere», ha spiegato. «Non va crocifisso». Secondo Martina, le critiche dopo i quattro gol subiti contro il Borussia Dortmund sono eccessive: «Soltanto con il Borussia ha preso un gol che non doveva prendere».

“Non va giudicato per una partita”

Per l’agente di Buffon, il punto è un altro. «Non vanno giudicati i portieri per una partita, ma per quello che fanno durante la stagione». Un invito alla calma, a non dare al giocatore «troppe responsabilità» dopo un singolo passo falso.

Le parole di una figura così autorevole offrono una nuova, interessante prospettiva. La Signora si gode il suo portiere, un giocatore che, secondo Martina, «fa il suo dovere pur non essendo un top». Ma sulla bontà economica dell’operazione, i dubbi restano per lui. La Vecchia Signora ha fatto la sua scelta, ora sarà il campo a dare il verdetto definitivo.

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