Silvano Villa: «Mi paragonavano a Gigi Riva, ho segnato nei derby con il Milan e ho fatto gol a Lippi: ecco la mia carriera. I miei genitori si sono conosciuti in un lager…» | OneFootball

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·1 aprile 2025

Silvano Villa: «Mi paragonavano a Gigi Riva, ho segnato nei derby con il Milan e ho fatto gol a Lippi: ecco la mia carriera. I miei genitori si sono conosciuti in un lager…»

Immagine dell'articolo:Silvano Villa: «Mi paragonavano a Gigi Riva, ho segnato nei derby con il Milan e ho fatto gol a Lippi: ecco la mia carriera. I miei genitori si sono conosciuti in un lager…»

Le parole di Silvano Villa, idolo dei tifosi del Milan degli anni ’70: «Mi paragonavo a Riva, magari! Lui era un vero fenomeno»

Storie degli anni ’70: Silvano Villa è stato un idolo dei tifosi del Milan per alcuni motivi che oggi spiega in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

IL LAGER – «Mia mamma si chiamava Sonia Samocha, era ucraina di Konotop, ai confini con la Russia. Era bionda, dolce. I nazisti la deportarono a Lipsia, in Germania. Lì ha conosciuto papà, anche lui rinchiuso nel lager. Mio papà Paolo era un soldato del 94° Battaglione fanteria, lo presero a Senigallia e lo mandarono nel campo di concentramento. Mamma nel lager distribuiva chiodi. Si sono innamorati lavorando. Quando sono arrivati gli americani e li hanno liberati, hanno cercato una chiesetta e si sono subito sposati, sono tornati in Italia, nella nostra Villasanta».


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MAI STATO IN UCRAINA – «Mai, purtroppo. Una volta sono andato in tournée con il Milan in Unione Sovietica, ma avevo sedici anni. Mi sarebbe piaciuto, ma come potevo muovermi? I miei parenti vivevano in un paesino di confine. Mamma era stata deportata con mio nonno e uno zio. Mia nonna e una mia zia erano rimaste a casa. Mamma non le ha più riviste. Suo padre e suo fratello, liberati dagli americani, sono emigrati negli Stati Uniti. Si sono incontrati cinquant’anni dopo».

SOMIGLIAVA A GERD MULLER – «Sì. Ma erano paragoni dei giornali. Dopo un mio gol in mezza rovesciata alla Juve, hanno scritto che ricordavo Riva. Riva… magari. Riva era un fenomeno, oggi segnerebbe 40 gol a campionato».

IL GOL NEL DERBY – «Avevo 19 anni. San Siro non si dimentica. Se poi fai gol a portieri come Bordon… all’Inter ne ho fatto un altro, cinque anni dopo, nel 1975, sempre a Bordon. Due a uno, il primo l’aveva segnato Calloni. Il nostro allenatore era Trapattoni».

L’ESORDIO A SAN SIRO – «Stupendo. Ho fatto una doppietta alla Samp. Mi marcava Lippi. Nella Samp c’erano Lodetti e Luisito Suarez. La settimana prima avevo esordito a Foggia, ottobre 1970. Uno a uno, gol di Rivera e di Bigon, allora centravanti del Foggia. Sa come ho saputo che avrei giocato? Ero in ritiro, dopo il pranzo facciamo una passeggiata in centro. Lungo un viale da una radio sento il vocione di Sandro Ciotti: “Domani debutta Silvano Villa”…».

DOPO IL MILAN – «Sono andato un po’ in giro per l’Italia. Ho giocato in A e in B, con Samp, Foggia, Cagliari, Ascoli. Sono stato con Bearzot nell’Under 23: in attacco c’erano Bettega e Anastasi. Ho smesso a 34 anni. Oggi la carriera è più lunga e articolata».

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