PianetaChampions
·18 settembre 2024
In partnership with
Yahoo sportsPianetaChampions
·18 settembre 2024
Wesley Sneijder ha parlato alla Gazzetta dello Sport nel giorno del debutto Champions dell’Inter contro il Manchester City come riportato da TMW.
“Io vengo da un’altra generazione, ho giocato tutta la vita pensando di affrontare le stesse squadre in casa e fuori, ma una novità mi eccita sempre. Ci saranno più partite e molte ancora più spettacolari: con la Champions non ci siamo mai annoiati, figurarsi adesso”.
Faccia la sua griglia di favorite, allora. “Se faccio una griglia, la sbaglio sicuro, perché ogni anno qualche sorpresa c’è sempre. Posso solo dire che non partono necessariamente avanti solo City e Real e che in primissima fila c’è anche la mia Inter. Ormai la squadra ha un’aura speciale, può arrivare in semifinale e oltre. Certo, in questa Coppa l’imprevisto è dietro l’angolo, ma tutte le big sanno che se la dovranno vedere con l’Inter”.
Su Lautaro: “Partiamo col dire che Lautaro vale Haaland. E vale gli altri grandi attaccanti di questa epoca: trovatemelo un altro che sa segnare in tutti i modi possibili. La vittoria da protagonista in nazionale gli ha dato un altro status, ma lo ha pure stancato un po’: normale, deve solo ritrovare la forma. Non capisco questa preoccupazione per il fatto che non abbia ancora segnato: sappiamo tutti che succederà, presto, e da quel momento in poi non si fermerà. È la legge dei bomber di razza. Poi ha compagni all’altezza: Thuram è ormai una certezza, Arnautovic spacca le partite, e scoprirete presto pure Taremi…”.
Lei lo ha scoperto prima di tutti… “Pochi lo sanno, ma siamo stati compagni. Io sparavo gli ultimi colpi, lui stava per sfondare. Eravamo all’Al-Gharafa, in Qatar, 2018-19.Riuscivo ancora a dargli qualche bella palletta che lui metteva dentro: si vedeva che era destinato a una carriera diversa in Europa. Era timido, sempre educato: ricordo che una volta, in Champions d’Asia, fece doppietta a una squadra iraniana e non festeggiò per rispetto”.
Cosa dobbiamo aspettarci? “Le rovesciate! Gli vengono bene, le fa di istinto, lo esaltano: se ha la palla giusta, non ha paura di provarci. Con lui e gli altri, l’Inter può sempre colpire”.