Inter News 24
·12 ottobre 2025
Spalletti ammette: «Nazionale? Abbiamo tutto, se no si vanno a creare pressioni. Bastoni o Barella sono dei Top e Pio è…»

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·12 ottobre 2025
Luciano Spalletti, ospite del Festival dello Sport per l’evento “Il mio calcio, la mia vita”, ha ripercorso alcuni dei momenti più significativi della sua carriera, condividendo riflessioni sull’esperienza in Nazionale italiana, ieri vittoriosa contro l’Estonia e impegnata con le qualificazioni ai Mondiali 2026, e sul suo passaggio all’Inter. Tra le sue dichiarazioni, spazio anche per i giovani talenti, con un particolare focus su Pio Esposito, di cui ha lodato le qualità straordinarie.
NAZIONALE – «Fardello? Il mio è questo qui, ho il martellamento nella testa. Il dolore che mi provoca me lo devo vivere troppo. Tutti mi dicono che è esagerata, ma io devo avere a che fare con me poi. Sarebbe stato un controsenso dire sono in paradiso in Nazionale, per me lo era. Quando mi succede qualcosa di non corretto non lo dimentico facilmente. Io la reazione ce l’ho così. Se mi dicono poverino, io gli do una testata… Io non cerco quello. Sono disponibile, generoso, però mi fido anche di me stesso e se mi fai allenare una squadra si fa come dico io. A me nessuno mi ha mai regalato nulla, non ho mai avuto un procuratore, sono stato fortunatissimo, non mi è mancato nulla. Questa scaletta me la sono fatta da solo. Se tu mi fai allenare io sono a posto, non ho bisogno di altro. A me nell’Italia non mancava niente».
SQUADRA TOP – «Abbiamo tutto, se no si vanno a creare pressioni. Secondo me ci sono 20-25 giocatori su cui si può costruire una grande Nazionale. Donnarumma, Di Lorenzo, Bastoni, Barella e Tonali sono dei top. Barella ha determinate caratteristiche e può giocare anche davanti alla difesa, poi ora c’è Pio Esposito che è veramente impressionante. Ti dà la convinzione che prima o poi avremo un padrone dell’area di rigore, ieri sera ha fatto un gol pazzesco per coordinazione e per come ha tirato la palla. Forse assomiglia a Bobo Vieri, ti ripulisce ogni pallone che gli arriva addosso. L’anno scorso l’ho seguito più volte a La Spezia ed è veramente forte».
Luciano Spalletti ha poi commentato nel corso dell’evento anche altri aspetti della sua carriera, tra i quali anche il famoso caso tanto discusso con Acerbi poco prima del suo addio alla Nazionale, con il difensore dell’Inter che rifiutò la convocazione.