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·8 giugno 2025
Spalletti: «Gravina mi ha esonerato, io sarei rimasto al mio posto!»

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·8 giugno 2025
Luciano Spalletti in conferenza stampa prima di Italia-Moldova, seconda partita di qualificazione ai Mondiali del 2026. Le ultime sulle sue dimissioni. Gravina lo ha esonerato, questa la rivelazione dell’ormai prossimo CT della Nazionale. Ecco le parole.
Spalletti, ha incontrato Gravina? Avete deciso qualcosa?
Con il presidente ieri sera siamo stati un bel po’. Siamo sempre in contatto e mi ha comunicato che sarò sollevato dall’incarico di CT della Nazionale. A me è dispiaciuto, visto che è il rapporto che abbiamo. Io non avevo nessuna intenzione di mollare, io quando le cose non vanno bene avrei preferito rimanere al mio posto e fare il mio lavoro. Però poi esonero è, per cui devo prenderne atto. Con lui avendo questo buonissimo rapporto, devo prendere atto di quelli che sono stati i risultati e il percorso. Qualche brutto risultato è venuto fuori. Io ho interpretato questo ruolo come un servizio alla patria. Farò la risoluzione del contratto. Fino a domani sera l’allenatore e fino a domani riscuoto, da dopodomani non riscuoto più.
Ai giocatori cosa chiederà?
Devo assumermi la responsabilità che ho. Domani sera chiederò ai giocatori di dimostrare quello che mi aspettavo da loro anche se probabilmente non sono riuscito a trasmettergli il meglio. Ho visto molti giocatori sottotono.
Spalletti, adesso cosa sarà?
Volevo andare al Mondiale, ma rimuginarsi sul tempo passato è tempo perso. Sul passato non ci si può rimettere mano. A me mi piacerebbe una cosa: parlare della partita.
Spalletti, pensando alla tua esperienza che cosa non ha funzionato? Come si affronta un’ultima partita così?
Io il feeling l’ho trovato con tutti. All’inizio due-tre discorsi sull’appartenenza e sul nostro modo di pensare li ho fatti. Anzi io ho lisciato forse troppo. Sono andato sempre verso gli abbracci, verso il fatto di comprendere tante cose, di non poterli vedere, di essere meno ossessivo, più amico e rotondo nelle richieste di allenamento. Mi farebbe piacere se qualcuno ti ha raccontato qualcosa per telefono. Io voglio chiudere con una bella vittoria. Gli ho sempre detto che sono gli uomini giusti per portare questa regola che bisogna ci sia, di riuscire ad andare al Mondiale. Come si è visto delle complicazioni ci sono, di credersi più forti degli altri.
A me è rimasta la curiosità delle scelte che volevi fare con Gravina.
Io sarei andato con questo gruppo qui. Poi perdi e prendi quell’imbarcata lì non è meglio rivoluzionare o quant’altro. No, a queste partite ci siamo arrivati col fiato lungo. Sono stati i tanti giocatori alle prese con la fatica e con il logorio di questa stagione lunga. Ma i ragazzi venuti fuori dopo questi 2-3 infortuni si sono dimostrati meritevoli di essere chiamati.
Spalletti, Orsolini ala destra o due attaccanti per domani?
Si può fare qualsiasi cosa. Io non stravolgerò molto e gliel’ho detto anche ieri nella partita di allenamento. La visione è dei 16 calciatori, non degli 11 che entrano in campo. Ci sono determinati ruoli e determinate caratteristiche che possono dare delle scosse, che a volte tu perdi per le non logiche di gioco. Si rimane in campo allo stesso modo. Le due prime punte possono giocare anche insieme. Ma bisogna partire dal presupposto che le partite vanno vinte sul campo, non con la pettinatura, non col nome differente. Loro ci hanno 3-4 giocatori di livello internazionale, ci hanno roba. L’altra sera non siamo stati in grado di mettere in campo il meglio di noi stessi.