Calcionews24
·4 dicembre 2025
Spalletti ha rivoluzionato la Juve? Il confronto con Igor Tudor sottolinea questo grande aspetto

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A un mese dal suo insediamento, Luciano Spalletti sta iniziando a modellare la Juventus secondo i suoi principi di gioco: velocità di palleggio e qualità. Il tecnico ha lavorato molto sulla testa dei centrocampisti per aumentarne l’autostima. La squadra è cresciuta nella gestione della palla, ma manca ancora della maturità necessaria per controllare totalmente i ritmi della partita e chiudere i match quando è in vantaggio. Il Corriere dello Sport oggi fornisce un’analisi sui possibili sviluppi della Juve. Tatticamente, Spalletti sceglie la continuità: avanti con la difesa a tre (3-4-2-1) ereditata da Tudor.
Una scelta dettata sia dall’emergenza infortuni nel reparto arretrato, sia dalla volontà di non alterare gli equilibri. L’innovazione principale è l’uso di Koopmeiners nel terzetto difensivo per migliorare la costruzione dal basso. Il passaggio alla difesa a quattro è rimandato. A centrocampo, mentre Locatelli garantisce equilibrio, Miretti potrebbe essere la sorpresa nel ruolo di regista, portando quella visione di gioco che manca a interpreti più fisici come Thuram e McKennie.
L’obiettivo è una squadra che giochi con coraggio dieci metri più avanti, ma rimanendo compatta.«Si deve sentire il rumore della palla che corre sull’erba». Questo lo slogan programmatico di Spalletti per la sua nuova Juventus. Dopo un mese di lavoro, fisico ma soprattutto mentale per ridare convinzione al centrocampo, i primi risultati si vedono: la squadra palleggia meglio e commette meno errori, anche se non ha ancora raggiunto lo standard di gestione del match richiesto dal tecnico toscano.
Per ora, nessuna rivoluzione tattica. Spalletti procede per gradi, confermando il 3-4-2-1. La difesa a tre resta il punto fermo, complici anche le assenze di Bremer e Gatti, con l’interessante mossa di Koopmeiners arretrato per dare qualità alla prima impostazione. Gli esperimenti con la difesa a quattro sono limitati agli allenamenti; la priorità attuale è la compattezza per governare gli «spazi di mezzo».
La vera chiave di volta potrebbe essere in mediana. Se Locatelli è il garante dell’equilibrio, Miretti si candida a diventare il “titolare aggiunto”. Dopo un lungo infortunio, il giovane centrocampista offre quelle doti di regia, cucitura del gioco e imprevedibilità che lo distinguono dai più muscolari Thuram e McKennie.
Spalletti vuole una Juve coraggiosa, che difenda in avanti, ma senza perdere le distanze giuste.Le risposte di David, Openda e la continuità di rendimento di Kenan disegneranno il futuro a breve scadenza. Spalletti sta cominciando a scaldare anche Zhegrova, la miccia che può far esplodere i bianconeri con i suoi slalom nel finale di partita.









































