Spalletti Juve, il nuovo corso passa da nuove regole: più serietà, meno cuffie e Playstation. Sarà Luciano a comandare | OneFootball

Spalletti Juve, il nuovo corso passa da nuove regole: più serietà, meno cuffie e Playstation. Sarà Luciano a comandare | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Juventusnews24

Juventusnews24

·31 ottobre 2025

Spalletti Juve, il nuovo corso passa da nuove regole: più serietà, meno cuffie e Playstation. Sarà Luciano a comandare

Immagine dell'articolo:Spalletti Juve, il nuovo corso passa da nuove regole: più serietà, meno cuffie e Playstation. Sarà Luciano a comandare

Spalletti Juve, il nuovo corso passa da nuove regole: più serietà, meno cuffie e Playstation. Sarà Luciano a comandare alla Continassa

Non è (solo) un problema di valore tecnico quello che affligge la Juventus. È, soprattutto, una questione di capitale umano: una crisi di cultura del lavoro e di rispetto reciproco. Ed è proprio con questo scenario complesso che Luciano Spalletti, il nuovo allenatore bianconero, dovrà immediatamente confrontarsi.

Una missione ritenuta possibile dal club, che ne ha ufficializzato l’ingaggio (fino al giugno 2026, con opzione di rinnovo legata alla Champions) sottolineando la sua «competenza ed esperienza». La prima giornata di Spalletti alla Continassa è iniziata con le visite al J-Medical e la firma sul contratto, per poi trasformarsi in un vero bagno di folla tra autografi, selfie e abbracci con i bambini. Oggi la presentazione ufficiale alle 12.


OneFootball Video


Ma dietro l’entusiasmo c’è una Signora in grigio. Se il problema fosse solo tattico, Spalletti sarebbe una garanzia per il ritorno tra le prime quattro. La vera sfida, invece, è far sì che il gruppo torni a essere “squadra”. Non è obbligatorio essere amici (Julio Velasco docet), ma è indispensabile riscoprire la prima regola del successo: comanda l’allenatore e i giocatori devono seguirlo. Ne scrive il Corriere della Sera.

Le prime impressioni sono un chiaro avvertimento. A chi, come Perin, chiedeva se andasse tutto bene, Spalletti ha sibilato: «Dipenderà da voi». L’allenatore ha grande entusiasmo, ma chi lo conosce avverte: «È l’uomo giusto, ma la società dovrà dargli una mano».

Troppe spie si erano accese nei mesi scorsi, dalle parole di Thiago Motta («C’è chi pretende senza dare») fino all’aperta irritazione di Igor Tudor. Spalletti intende imporre da subito un ritorno alla serietà. Questo significa meno telefonini, sia a tavola che durante le riunioni tecniche, tolleranza zero assoluta per i ritardi agli allenamenti, e un drastico ridimensionamento dell’uso di cuffioni e PlayStation, visti come simboli di alienazione dal gruppo.

Visualizza l' imprint del creator