Juventusnews24
·28 novembre 2025
Spalletti Juventus, De Paola lo promuove così: parole importanti per il tecnico bianconero e quel confronto con Chivu…Cosa ha dichiarato

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Il campionato di Serie A vive di duelli a distanza, non solo tra le squadre in classifica, ma anche tra le filosofie dei loro condottieri. Dopo l’ultimo turno, che ha visto l’Inter cadere nel derby e la Juventus vincere in Europa, l’opinionista Paolo De Paola è intervenuto ai microfoni di TMW Radio per tracciare un parallelo netto tra le guide tecniche delle due storiche rivali: Cristian Chivu e Luciano Spalletti.
L’analisi del giornalista si è concentrata sulla gestione del gruppo e sulla leadership, utilizzando una metafora equestre decisamente evocativa per spiegare le differenze di rendimento e di approccio.
Il focus della critica è rivolto all’allenatore dell’Inter. Secondo De Paola, Chivu paga lo scotto di una mentalità ancora troppo legata al suo recente passato da calciatore. «Faccio un paragone: Chivu è al fianco al cavallo o monta il cavallo Inter?», si è chiesto provocatoriamente l’opinionista.
La risposta è un’analisi impietosa sulla gestione dello spogliatoio nerazzurro: «Chivu è ancora con la mentalità dei giocatori». Questa eccessiva vicinanza, secondo De Paola, sarebbe la causa della discontinuità di risultati (come i cali di tensione visti nel derby perso col Milan): «I cali dell’Inter li individuo per il fatto che c’è un allenatore ancora un po’ molle». Il consiglio per il giovane tecnico è chiaro: «Deve rompere la barriera di vicinanza con i calciatori» per imporre la sua autorità.
Dall’altra parte della barricata c’è la Juventus. Qui la musica cambia. De Paola promuove a pieni voti l’impatto di Luciano Spalletti. L’allenatore toscano, subentrato in corsa, viene definito un «tecnico d’esperienza» che ha saputo prendere subito in mano le redini della squadra.
«Spalletti la cavalca la Juve», ha sentenziato De Paola. A differenza del collega nerazzurro, l’ex CT della Nazionale ha imposto la sua leadership senza filtri, guidando il gruppo con polso fermo (“montando il cavallo”, per restare nella metafora) verso la risalita. Due modi opposti di vivere la panchina: l’autorità del veterano contro l’empatia (forse eccessiva) dell’esordiente.
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