Spalletti, la prima alla Juventus viene promossa dai giornali: «Le prime trasmissioni in codice…». Giudizio preciso dopo il 2-1 alla Cremonese! | OneFootball

Spalletti è stato promosso nei voti dei giornali dopo la sua prima partita sulla panchina della Juventus contro la Cremonese. Ecco i voti

Buona la prima, nel segno del “buon senso”. L’esordio di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus è positivo: i bianconeri battono la Cremonese 2-1, interrompono la crisi e ritrovano i tre punti. Per La Gazzetta dello Sport la prima del nuovo tecnico è da 6.5, un voto che premia la normalità e il pragmatismo.

PAGELLE CREMONESE JUVE: I VOTI AI PROTAGONISTI

“Nessuna magia, ma buon senso”

L’analisi del quotidiano sportivo è lucida: “Nessuna magia ma buon senso“. Spalletti non ha stravolto la squadra, ma ha operato scelte logiche per affrontare un’emergenza conclamata. Chiamato a sostituire l’esonerato Igor Tudor dopo otto partite senza vittorie (cinque pareggi e tre sconfitte), il tecnico di Certaldo doveva innanzitutto vincere. E lo ha fatto.

Pragmatismo e “trasmissioni in codice”

L’immagine del suo debutto è quella di un allenatore concentrato, con le “mani in tasca e le solite braccia larghe“. Nessun eccesso di nervosismo, ma una gestione calma e pragmatica. Ha dovuto rinunciare a uomini chiave come Kenan Yildiz (gestione carichi) e Lloyd Kelly (affaticamento), oltre ai lungodegenti Bremer e Cabal.

Ha sorpreso tutti con la mossa di Teun Koopmeiners schierato come “braccetto” di sinistra nella difesa a tre, un esperimento che ha dato i suoi frutti. Ha rilanciato dal primo minuto Filip Kostić, subito in gol, e ha dato fiducia a Loïs Openda in attacco.

Una vittoria per ripartire

La Vecchia Signora vista a Cremona non è stata spettacolare, specialmente in un secondo tempo in cui ha sofferto il ritorno dei padroni di casa. Ma ha mostrato sprazzi della nuova identità che Spalletti vuole trasmettere. Il 6.5 in pagella è un voto alla normalizzazione. La Juve riparte da un allenatore esperto, che sa come si vince. La “cura Spalletti” è iniziata senza fuochi d’artificio, ma con la solidità di tre punti fondamentali.

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