Calcio e Finanza
·18 ottobre 2025
Stadio Maradona, il Comune chiede l'aiuto della Regione: servono 200 milioni

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·18 ottobre 2025
Come accaduto a Genova per le elezioni comunali, vinte dalla candidata di centrosinistra Silvia Salis, anche per le elezioni regionali in Campania il tema stadio entra nell’agenda politica dei candidati in vista del voto fissato per fine novembre.
Come riporta l’edizione odierna de Il Mattino, si tratta di una chiara volontà del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che ha sottoposto al candidato di centrosinistra Roberto Fico il progetto del Comune per lo stadio Diego Armando Maradona. Ma lo stesso sarà fatto con il candidato del centrodestra, Edmundo Cirielli, perché al capoluogo campano serve il supporto della Regione per concludere il proprio piano di ristrutturazione.
L’esigenza nell’immediato, vista anche la sempre più probabile non collaborazione del Napoli di Aurelio De Laurentiis, sono i 3 milioni di euro per la redazione del Pfte, il Piano di fattibilità tecnica ed economica. Mentre per l’intero progetto di ristrutturazione, che parte dalla messa in sicurezza e riapertura del terzo anello, servono 200 milioni. «Per il Maradona servono questi 200 milioni – ha dichiarato il sindaco Manfredi –, ma questo non preclude che il Napoli possa fare un suo stadio. Il Maradona per noi è il simbolo e l’anima della nostra città».
L’obiettivo finale, oltre a quello di dare alla città uno stadio moderno e più funzionale, è quello di entrare nella lista dei cinque impianti italiani che ospiteranno le partite di EURO 2032, che l’Italia è chiamata a co-organizzare con la Turchia. Un traguardo ribadito anche dal candidato presidente regionale Fico: «Sono tifoso del Napoli e di Napoli che deve partecipare a EURO 2032 e se sarò eletto la Regione farà la sua parte per ammodernare l’impianto così come richiedono le normative della UEFA».
E il futuro del Maradona è guardato con attenzione dalla stessa FIGC che dovrà presentare la lista degli impianti candidati per EURO 2032 alla UEFA. «Napoli oggi rappresenta uno snodo fondamentale per il calcio che conta, Napoli rappresenta lo sviluppo del nostro calcio del nostro sud e sta crescendo come polo nazionale e internazionale – ha dichiarato il presidente federale, Gabriele Gravina, a Radio Kiss Kiss –. Avere Napoli fra le cinque città di Euro 2032 sarebbe un motivo di orgoglio per la FIGC e per l’Italia e ci auguriamo che questa città possa avere il giusto riconoscimento che merita, e Napoli uno stadio degno di una realtà sportiva e tecnica che sta vivendo questa città».
Intanto il dossier stadio è nella mani dell’assessore alle Infrastrutture del Comune, Edoardo Cosenza. «Entro l’anno – ha dichiarato lo stesso Cosenza – affideremo la progettazione del Pfte che costa 3 milioni, in modo che entro giugno dell’anno prossimo ci sarà il progetto pronto. Così come richiede la UEFA. Avremo poi cinque anni di tempo per il rifacimento del Maradona ma impiegheremo molto meno. Lo stadio non chiuderà, sarà sempre in funzione. Il Napoli non perderà uno spettatore. Si partirà dalla consegna del terzo anello dove prenderanno posto gli spettatori del primo anello che abbatteremo. Il nuovo Maradona avrà una gradinata che inizierà da dove c’è il secondo anello e terminerà vicinissimo al terreno di gioco gli spettatori saranno molto vicini ai calciatori».
«Lo spazio del primo anello circa 30mila metri quadri – continua l’assessore –. Sarà l’area commerciale del Maradona dentro al quale ci installeremo il museo interattivo di Maradana. Ci saranno miglioramenti per l’acustica interna e soprattuto quella esterna per evitare disagi ai residenti. Sarà uno stadio autosufficiente dal punto di vista energetica diventerà una comunità energetica. Sarà uno stadio per il calcio e per gli eventi senza pista di atletica. Uno stadio sostanzialmente nuovo dal costo di 200 milioni per farne uno nuovo serve ragionevolmente investire tra gli 800 milioni e il miliardo».
Secondo il progetto del Comune, la riapertura del terzo anello, dopo i lavori di messa in sicurezza, garantirà circa 10.000 posti in più fra Curve e Distinti, facendo passare la capienza del Maradona dagli attuali 55.000 a 65.000, che si tradurrano in maggiori ricavi per il club di De Laurentiis che continuerà a usufruire dell’impianto in attesa di novità riguardanti il nuovo stadio. Infine, è previsto un ingrandimento dell’attuale copertura, l’eliminazione del primo anello sottostante e la creazione di un primo anello in continuità con il secondo così da migliorare la visibilità oltre che liberare i 30 metri quadri da dedicare al commercio.
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