Strakosha rivela: «La Lazio è stata la parte più bella della mia carriera, ma ora ho trovato la felicità in Grecia. Pedro? Impressionante. Inzaghi? Ti toglie la pressione di dosso» | OneFootball

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·27 novembre 2025

Strakosha rivela: «La Lazio è stata la parte più bella della mia carriera, ma ora ho trovato la felicità in Grecia. Pedro? Impressionante. Inzaghi? Ti toglie la pressione di dosso»

Immagine dell'articolo:Strakosha rivela: «La Lazio è stata la parte più bella della mia carriera, ma ora ho trovato la felicità in Grecia. Pedro? Impressionante. Inzaghi? Ti toglie la pressione di dosso»

Strakosha, ex portiere della Lazio ora all’AEK Atene, si è raccontato a Cronache di Spogliatoio, tra ricordi biancocelesti e la sua rinascita in Grecia

Thomas Strakosha, ex portiere della Lazio e attualmente in forza all’AEK Atene, ha condiviso il suo percorso e le sue emozioni ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, in vista della prossima sfida in Uefa Conference League contro la Fiorentina.

Durante l’intervista, Strakosha ha parlato del suo periodo alla Lazio, del rapporto con Inzaghi e dei suoi compagni di squadra, ma anche della sua rinascita in Grecia e del livello del campionato greco.


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GLI ANNI ALLA LAZIO – «La Lazio di Immobile, Luis Alberto e Milinkovic-Savic? Mi sono divertito un sacco a giocare con loro. Forse sono stati gli anni più belli della mia carriera. Il più forte, però, per me a livello tecnico è stato Pedro. Impressionante».

INZAGHI – «Mi ha fatto esordire: è uno che scherza molto, ti toglie la pressione di dosso. Lo ringrazierò per sempre. Sta facendo benissimo anche in Arabia, merita la carriera che sta avendo. Spero di aver contribuito in minima parte!».

RAMMARICO – «Sono stati dieci anni bellissimi alla Lazio. Il rammarico di non essere rimasto a vita? No, sapevo che sarei tornato a casa prima o poi. Andare via di casa a sedici anni non è stato semplice, ma mi ha aiutato a crescere come uomo. Ci sentiamo ancora tutti, anche se della mia Lazio ormai non è rimasto quasi nessuno».

RINASCITA IN GRECIA – «Dopo l’infortunio in Premier ho perso quasi un anno di carriera. Lì sono stato preso dai dubbi: ‘Tornerò mai quello di prima?’. All’AEK sono tornato ad essere felice, e in campo si vede. Qui è pieno di ex Serie A: Joao Mario, Jovic, Brignoli, Pereyra e Marin, scherziamo sempre. Ho scelto l’Albania per la mia famiglia, ma sono nato ad Atene, questa è casa mia. Mi ha sorpreso il livello del campionato greco, non mi aspettavo che fosse migliorato così tanto. Ve lo garantisco, le grandi squadre greche non hanno nulla da invidiare ai club di Spagna, Italia o Inghilterra».

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