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·3 maggio 2025
Stramaccioni: «Inter, tieni Taremi! Chi ha deluso? Due e uno a metà»

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·3 maggio 2025
L’Inter affronta il Verona in una versione quasi completamente nuova schierata da Inzaghi dal 1′, certamente per preservare i titolari in vista della sfida con il Barcellona. Stramaccioni fa il punto sul momento dei nerazzurri, che puntano la finale di Champions League, senza però dimenticare quanto lasciato per strada durante la stagione. Di seguito quanto dichiarato dall’ex tecnico a DAZN
RISPOSTE – L’Inter di Simone Inzaghi, con la vittoria del Napoli sul campo del Lecce, è chiamata a non perdere ulteriore terreno dagli azzurri che comunque si avvicinano allo scudetto. Secondo Andrea Stramaccioni, la squadra scelta oggi dal tecnico interista deve mandare segnali precisi: «L’Inter aveva tutte le carte in regola per competere su ogni fronte, ma il dispendio energetico è andato oltre le aspettative. Ha 16 partite in più del Napoli ed è quasi mezzo girone. Secondo me chi va in campo dal 1′ deve dare risposte a livello mentale perché tra 72 ore potrebbe avere bisogno anche di te Inzaghi. Si potrebbe anche andare ai supplementari, chi lo sa. Io escluderei chi ha problemi muscolari, per il resto 20 minuti tengono il motore acceso. Io ricordo l’immagine della sconfitta contro la Roma di Lautaro Martinez e tutta la squadra ricambiare l’affetto dei tifosi, penso che i tifosi sosterranno l’obiettivo Champions League. È importante per i ragazzi che giocano oggi far vedere chi è in una condizione migliore, anche psicologicamente e questa partita è l’anticamera ideale per una sfida con il Barcellona».
FILOSOFIA – Stramaccioni non ha dubbi sulla questione rinnovo di Inzaghi con o senza trofei: «Io sono un estimatore di Inzaghi perché secondo me ha creato una filosofia di gioco, un’identità, questa è la seconda semifinale di Champions League e soprattutto ha un gruppo di giocatori venuto fuori da sessioni di mercato fatte davvero con tanta fantasia, quando in Europa le tue competitors hanno fatti grandi investimenti. Quando ha i primi 11 l’Inter se la gioca con tutti nel mondo e lo ha dimostrato a Barcellona, il problema è la profondità della rosa: quando si è abbassato il livello l’Inter ha perso punti».
DELUDENTI – E su chi ha deluso dipiù, Stramaccioni elenca due nomi più uno: «Taremi credo non abbia fatto vedere nemmeno il 30% del suo potenziale, la Champions l’ha giocata ad alti livelli ed è stato premiato per il miglior gol. Non è riuscito a Milano, forse per problemi di ambientamento e può capitare. Zielinski ogni volta che è arrivato al suo livello si è sempre infortunato, ma posso anche dire la prima parte di stagione di Frattesi».
INVERSIONE DI TENDENZA – Stramaccioni chiude con un’analisi su ciò che è mancato all’Inter durante la stagione, soprattutto in campionato: «Sicuramente vanno rivisti i perché, chiaro che adesso bisogna rimanere concentrati sulla semifinale che è un obiettivo troppo grosso. Ma penso che non sia passato inosservato a Marotta e alla dirigenza quello che l’Inter ha lasciato per strada. Potrebbe esserci un’inversione su alcune operazioni di mercato che non ti danno valore per il futuro, per esempio i parametri zero ultra trentenni».
Per finire Stramaccioni dà qualche consiglio di mercato: «Le operazioni da fare? Un difensore centrale importante, con tutto il rispetto per Acerbi e de Vrij che terrei ma affiancando un profilo importante a Bastoni e Pavard. E poi un altro attaccante che possa davvero occupare il ruolo di vice Thuram e Lautaro, come successo nell’anno di Dzeko e Lukaku. E poi il cambio di Dumfries e altre operazioni minori. Taremi lo terrei perché problemi di adattamento ce ne possono essere per chi proviene da culture differenti».
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