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·7 maggio 2021

Strapotere Kawasaki Frontale: la J-League è già chiusa?

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Come lo scorso anno, il titolo di J-League sembra già aver preso una direzione abbastanza chiara che è quella che porta verso Kanagawa. Anche in questa stagione il Kawasaki Frontale sta monopolizzando la lotta al titolo, dimostrando una forza senza pari e facendo capire in maniera molto chiare alle altre 19 squadre di essere la squadra che comanda la J-League. I due scontri contro il Nagoya Grampus si sapeva sarebbero stati decisivi per capire se la stagione 2021 di J-League avesse un futuro e la risposta è stata molto chiara da parte del Kawasaki. I Delfini si sono imposti sui Grampus in entrambi gli incontri, volando così a +9 sullo stesso Nagoya, ma la squadra di Ficcadenti può essere quantomeno orgogliosa per come è andata la seconda gara. Andiamo a vedere com’è andato il doppio confronto tra le due formazioni.

Lo strapotere del Kawasaki Frontale

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Il primo incontro tra le due squadre è stato il 29 Aprile al Toyota Stadium ed il risultato è stato nettissimo: il Kawasaki si è imposto con un netto 4-0. Una giornata che era già iniziata male per il Nagoya con la positività al COVID-19 da parte di Ficcadenti, con la squadra affidata a poche ore dalla partita al vice del tecnico di Fermo, vale a dire Bruno Conca. I Delfini di Oniki, però non hanno avuto pietà ed hanno chiuso la pratica in meno di mezz’ora con una doppietta di Leandro Damiao ed un gol di Reo Hatate, che aveva sbloccato il match dopo appena 3′.


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Un Nagoya che è sembrato psicologicamente da subito fuori dal match, con il Kawasaki che ha fatto la voce grossa senza alcuna compassione, gestendo i ritmi di gioco come voleva e ridicolizzando gli avversari. Nella ripresa, il Nagoya ha provato a scrollarsi di dosso quanto accaduto ed ha anche sfiorato il gol dell’1-3 che avrebbe potuto risollevare partita e morale, ma alla fine in gol ci è andato ancora il Kawasaki con il giovane Daiya Tono, il nuovo che avanza e che va tenuto d’occhio. Attaccante classe 1999, Tono ha già segnato infatti 4 gol alla sua prima stagione in massima serie dopo aver fatto bene con l’Avispa Fukuoka la scorsa stagione.

Nonostante la sconfitta per 4-0, il Toyota Stadium ha comunque applaudito il Nagoya per tirare su di morale i propri beniamini che nella ripresa hanno quantomeno tenuto il passo di un Kawasaki che è andato più al risparmio avendo fatto il massimo nella prima parte. E chissà che non siano stati quegli applausi a risvegliare il Nagoya per il match del Todoroki di qualche giorno dopo.

L’orgoglio del Nagoya Grampus

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Martedì 4 Maggio si è giocato il secondo match tra Kawasaki e Nagoya alle ore 15:00 giapponesi al Todoroki Stadium nel pieno della Golden Week, la settimana giapponese ricca di festività. A vincere è stato ancora una volta il Kawasaki Frontale, ma il Nagoya in questa partita ha tirato fuori gli artigli ed il 3-2 finale è sicuramente un risultato migliore rispetto a quello maturato nella prima gara. Non solo è un risultato migliore dal punto di vista numerico, ma anche a livello di prestazione, con Langerak che pur subendo tre reti, non ha dovuto compiere grossi interventi.

Nel primo tempo, il Nagoya ha le sue occasioni per passare in vantaggio con Nagasawa ed Inagaki e non riesce a trovare la rete per centimetri. Il Kawasaki è pericoloso con le scorribande di Mitoma sulla sinistra e gli basta poco per colpire, trovando il vantaggio alla mezz’ora da corner con Jesiel che ha nel Nagoya una delle sue vittime preferite, visto che lo scorso anno segnò già una doppietta ai Grampus.

Nella ripresa, Mitoma è ancora una volta decisivo quando dopo cinque minuti sfugge in velocità a Naruse e crossa al centro per Yamane che fa 2-0. Al Nagoya torna in mente la gara dell’andata e dieci minuti più tardi Maruyama con un autogol tragicomico mette la squadra ancora più nei guai. Stavolta, però, arriva la reazione dei Grampus e l’ingresso in campo di Kakitani e Morishita cambia le cose, con quest’ultimo che al 73′ firma l’assist per l’1-3 di Inagaki. Il Nagoya inizia a crederci ed all’83’ ritorna in partita con un tiro-cross velenosissimo di Mateus su punizione da posizione defilatissima.

Gli ultimi minuti il Todoroki inizia a far sentire più forte il proprio appoggio alla squadra, simbolo che tutto è tornato in discussione e che il pomeriggio non è più tranquillo. Il Kawasaki regge all’assalto disperato del Nagoya e riesce a prendersi i tre punti, mentre nei Grampus l’immagine della partita è Nakatani che alla fine si getta terra con le mani nei capelli, forse conscio che si poteva far di più per tener vivo il campionato.

Un campionato già chiuso?

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Con il Kawasaki Frontale ora a +9 sulla seconda, la domanda che si fanno tutti è: la J-League è già chiusa per quest’anno? Sui social i meme si sprecano, come questo in alto, con molti che “accusano” i Delfini di aver ucciso il campionato in questi ultimi due anni. Un campionato spesso combattuto ma che negli ultimi due anni sta venendo monopolizzato dai Frontale che sono sulla strada dei club che hanno fatto la storia del campionato giapponese come il Kashima Antlers degli anni 2000 o lo Jubilo Iwata degli anni ’90.

La prova del nove per il Kawasaki Frontale sarà a Giugno quando inizierà la fase a gironi della AFC Champions League. In campo asiatico, i Delfini hanno sempre fallito miseramente e questa per loro può essere l’occasione del riscatto, con Oniki che vuol portare la squadra fino in fondo. Prima di questa fase, però, il Kawasaki dovrà concentrarsi ancora un altro mese sul campionato per provare a rendere ancora più largo un margine che già appare irrecuperabile.


Kawasaki Frontale over-power: is the J-League already over?

Like last year, the J-League title seems to have already taken a fairly clear direction which is the one leading towards Kanagawa. Kawasaki Frontale are once again monopolising the title fight this season, demonstrating unparalleled strength and making it very clear to the other 19 teams that they are the team in charge of the J-League. The two clashes against Nagoya Grampus were known to be decisive in determining whether the 2021 J-League season had a future and the response was very clear from Kawasaki. The Dolphins won over the Grampus in both matches, thus flying to +9 on Nagoya itself, but Ficcadenti’s team can at least be proud of the way the second match went. Let’s take a look at how the double-header between the two teams went.

The over-power of Kawasaki Frontale

The first meeting between the two teams took place on 29 April at the Toyota Stadium and the result was clear: Kawasaki won 4-0. It was a day that had already started badly for Nagoya with Ficcadenti testing positive for COVID-19, with the team handed over to the Fermo coach’s deputy, Bruno Conca, a few hours before the match. Oniki’s Dolphins, however, had no mercy and closed the match in less than half an hour with a double by Leandro Damiao and a goal by Reo Hatate, who had unlocked the match after just 3′.

Nagoya seemed to be psychologically out of the match from the start, with Kawasaki showing no compassion, managing the pace of the game as they wished and ridiculing their opponents. In the second half, Nagoya tried to shake off what had happened and even came close to scoring the 1-3 goal that could have lifted the game and moral, but in the end the goal went to Kawasaki again with the young Daiya Tono, the newcomer to the game and one to watch. The 1999-born striker has already scored four goals in his first season in the top flight after doing well with Avispa Fukuoka last season.

Despite the 4-0 defeat, the Toyota Stadium nevertheless applauded Nagoya to cheer up their players, who in the second half at least kept up with Kawasaki, who were more economical having done their best in the first half. And who knows, maybe it was that applause that woke Nagoya up for the Todoroki match a few days later.

The proud of Nagoya Grampus

On Tuesday, May 4, the second match between Kawasaki and Nagoya was played at 15:00 Japanese time at Todoroki Stadium in the middle of Golden Week, the Japanese week full of festivities. Kawasaki Frontale won once again, but Nagoya got their claws out in this match and the 3-2 final is definitely a better result than in the first match. Not only was it a better result in terms of numbers, but also in terms of performance, with Langerak not having to make any major interventions despite conceding three goals.

In the first half, Nagoya had chances to take the lead with Nagasawa and Inagaki but could not find the net by inches. Kawasaki were dangerous with Mitoma’s raids on the left, and it didn’t take long for them to strike, finding the advantage on the half-hour mark from a corner with Jesiel, who had Nagoya as one of his favourite victims, having already scored twice against Grampus last year.

In the second half, Mitoma was once again decisive when, after five minutes, he sprinted past Naruse and crossed centrally for Yamane to make it 2-0. Nagoya were reminded of the first leg and ten minutes later Maruyama’s tragicomic own goal put the team in even more trouble. This time, however, the Grampus reacted and the entry of Kakitani and Morishita changed things, with the latter making the assist for Inagaki’s 1-3 on 73′. Nagoya began to believe and in the 83rd minute they were back in the game when Mateus curled in a venomous cross from a free-kick from a remote position.

In the last minutes the Todoroki started to make feel stronger their support to the team, symbol that everything is back in discussion and that the afternoon is not quiet anymore. Kawasaki held out against Nagoya’s desperate onslaught and managed to take the three points, while in the Grampus the image of the match was Nakatani throwing himself on the ground with his hands in his hair at the end, perhaps aware that more could have been done to keep the championship alive.

A championship already over?

With Kawasaki Frontale now +9 on second place, the question on everyone’s mind is: is the J-League already over for this year? There are plenty of memes on social media, such as this one above, with many “accusing” the Dolphins of having killed the league over the last two years. A league that is often fought over, but in the last two years is being monopolised by Frontale, who are on the path of clubs that made Japanese league history such as the Kashima Antlers of the 2000s or Jubilo Iwata of the 1990s.

The litmus test for Kawasaki Frontale will be in June when the group stage of the AFC Champions League begins. In the Asian field, the Dolphins have always failed miserably and this could be a chance for them to redeem themselves, with Oniki keen to take the team all the way. Before that, however, Kawasaki will have to focus on the league for another month to try and make an already unbridgeable margin even wider.

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