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·31 ottobre 2025

Sucic Inter, spunta il retroscena: Ausilio ha bruciato così le Milan e Juve

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Sucic Inter, le ultime sulla centralità nel progetto di Chivu per il giovane centrocampista croato ex Dinamo Zagabria. Tutti i dettagli in merito

Nel suo editoriale per Sportitalia, Gianluigi Longari, esperto di mercato, ha svelato un retroscena importante legato all’arrivo di Petar Sucic all’Inter. Il giovane centrocampista croato, oggi considerato uno dei prospetti più interessanti del calcio europeo, era seguito da numerosi top club, ma i nerazzurri riuscirono a chiudere l’operazione con largo anticipo. Il direttore sportivo Piero Ausilio completò infatti l’accordo con la Dinamo Zagabria già nelle fasi finali del 2024, quando il giocatore stava vivendo uno dei momenti più difficili della sua carriera.

A fine novembre di quell’anno, Sucic subì una frattura al metatarso che lo tenne lontano dai campi per circa tre mesi. Un infortunio pesante, ma che non mise in discussione la fiducia dell’area tecnica interista. Già da settembre, gli osservatori avevano individuato nel giovane croato un talento naturale, un predestinato capace di imporsi ai massimi livelli. Per questo motivo, l’Inter decise di non farsi condizionare dallo stop fisico e di chiudere l’affare in tempi rapidi, anticipando così la concorrenza.


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Le concorrenti respinte: Milan, Juventus, Atletico e Dortmund beffati

Come raccontato da Longari, le settimane successive videro un susseguirsi di tentativi da parte di club prestigiosi. In Italia si mosse il Milan, che cercò di inserirsi dopo il rientro in campo del centrocampista e dopo aver preso contatti diretti con la Dinamo Zagabria in occasione della gara di Champions League che costò ai rossoneri l’eliminazione.

Poco dopo ci provò la Juventus, allora guidata sul piano dirigenziale da Cristiano Giuntoli, che arrivò persino a organizzare due videocall con i vertici croati. Tuttavia, Sucic aveva già deciso: voleva l’Inter.

Neppure i tentativi dell’Atletico Madrid e del Borussia Dortmund, disposti a offrire cifre superiori a quelle versate dai nerazzurri, riuscirono a farlo cambiare idea. La promessa fatta a Ausilio e alla dirigenza interista pesò più dei soldi e delle sirene estere.

La scelta di Sucic, oggi confermata dalle sue prestazioni, rappresenta il successo di una strategia costruita su fiducia, lungimiranza e visione. L’Inter ha creduto nel talento croato quando altri dubitavano: oggi, il presente la sta premiando.

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