Calcio e Finanza
·23 ottobre 2025
Sucu: «Sinergie tra Genoa e Rapid: in futuro una holding da quotare in Borsa»

In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·23 ottobre 2025

«La strategia per Rapid e Genoa è quella di consolidare finanziariamente i due club e creare sinergie tra loro. In futuro, potremmo costituire una holding quotata in Borsa». Con queste parole, Dan Sucu, principale azionista del Rapid Bucarest e presidente del Genoa, ha delineato il progetto di sviluppo che intende portare avanti per entrambe le società in cui ha investito.
Come riporta Il Secolo XIX, oggi il Rapid guida il campionato romeno, mentre il Genoa si trova in fondo alla classifica di Serie A. All’orizzonte c’è anche un’assemblea dei soci destinata a sancire l’uscita dal consiglio di amministrazione di Alberto Zangrillo. In quella sede verranno esaminati anche i conti del bilancio chiuso al 31 dicembre 2024, un esercizio che ha messo seriamente a rischio la sopravvivenza del club rossoblù a causa della crisi di 777 Partners.
«Ho investito 40 milioni di euro nel calcio in Romania e ho contribuito con un aumento di capitale di 40 milioni di euro al Genoa», ha dichiarato al quotidiano Ziarul Financiar, pubblicazione di proprietà della Confindustria romena, di cui Sucu è anche presidente.
Ha poi ribadito: «La strategia per Rapid e Genoa è quella di consolidare finanziariamente i due club e creare sinergie tra loro. In futuro, potremmo costituire una holding quotata in Borsa. Il Rapid punta a raggiungere un budget di 20 milioni di euro l’anno prossimo per competere costantemente tra i primi tre posti in Liga 1 e partecipare ai gironi delle coppe europee, mentre il Genoa punta ad aumentare il budget a 100 milioni di euro».
Sul fronte italiano, il club rossoblù deve ancora fare i conti con pesanti debiti pregressi accumulati dalle gestioni precedenti. «La gestione di una squadra di calcio in Italia è più complessa di quella di una romena, perché comporta somme maggiori e una concorrenza più agguerrita tra i club. In Italia, a Genova, l’investimento è stato di circa 40 milioni di euro e il budget di spesa annuale è di 80 milioni di euro. Tuttavia, il club si trova ad affrontare un deficit di 15-20 milioni di euro e debiti storici di 150 milioni, che devono essere saldati».
«I finanziamenti nel calcio italiano sono costosi, con tassi di interesse intorno al 7%. Bisogna anche prestare attenzione alle prestazioni sportive, perché bisogna ottenere almeno 40 punti per essere sicuri di non retrocedere», ha proseguito.
Sucu, tuttavia, si è detto profondamente impressionato dalla passione dei tifosi del Genoa: «Il Genoa è molto coinvolto sul territorio, c’è una simbiosi molto forte tra le persone e la squadra. Con il Rapid, nel nostro anno migliore, abbiamo raggiunto quota 6.000 abbonamenti venduti in uno stadio da 12.500 posti. Al Genoa, sono stati venduti 29.100 abbonamenti (in realtà sono 28.101), tutti quelli messi in vendita, su 33.100 posti nello stadio. In estate ero in una località di montagna nel Tirolo italiano, dove il Genoa stava svolgendo il ritiro, e oltre 500 famiglie di tifosi sono venute a trascorrere le loro vacanze in quella località solo perché la squadra si stava allenando lì. I genitori guardavano gli allenamenti, le amichevoli e organizzavano la loro vacanza esattamente dove si trovava la squadra».
La rinascita del Rapid è legata anche all’arrivo del direttore sportivo Mauro Pederzoli, che collabora strettamente con il dirigente rossoblù Ottolini. «Suggerirei ai miei colleghi della Liga 1 di assumere direttori sportivi competenti. Se l’unica preoccupazione di un dirigente è convincere sindaci e presidenti di consiglio provinciale a destinare fondi comunitari al calcio, in queste condizioni non si può avere la percezione di fare progressi. Pederzoli è arrivato al Rapid per guidare la squadra perché conosce il lato economico. Ha portato competenza al Rapid e i suoi risultati sono i risultati del club».









































