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·5 dicembre 2025
🤨 Südtirol, Castori: “Paghiamo ogni minimo errore, ma a Monza possiamo fare risultato! Ok Italeng, sulla gestione di Pietrangeli…”

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·5 dicembre 2025

Fabrizio Castori, tecnico del Südtirol, è intervenuto in conferenza stampa in vista del complicatissimo match che attende gli altoatesini contro il Monza. Ecco quanto ripreso da TrivenetoGoal.it:
“La delusione è stata smaltita attraverso il lavoro. La prestazione contro l’Avellino c’è stata, l’ho detto anche a fine partita, ma sono emerse alcune sbavature. Stiamo lavorando intensamente proprio sui dettagli, perché non possiamo giustificarci con la buona prestazione se poi il risultato non arriva. Dobbiamo essere autocritici e migliorare ciò che ancora ci penalizza.”
“La partita è importante a prescindere. Non guardo mai quello che è successo prima, né in bene né in male. L’umore è passeggero e non deve influire sul rendimento. Conta solo ciò che dobbiamo fare lunedì.”
Come sta Pietrangeli?
“Ha una settimana di lavoro in più e sta recuperando. Vedremo tra oggi e lunedì se potrà partire dall’inizio o essere disponibile a gara in corso.”
“No, ha recuperato ed è stato reinserito.”
“Sappiamo il valore del Monza, squadra forte tecnicamente e ben allenata. Ma noi abbiamo la nostra identità, le nostre caratteristiche. Dovremo accentuare le nostre peculiarità per fronteggiare un avversario oggettivamente molto forte. Dobbiamo fare la nostra partita.”
“Il Monza ha tanti giocatori di qualità e un gioco efficace. Oltre ai nomi, è un gruppo che corre, che ha intensità e una struttura solida. Ma devo pensare soprattutto a ciò che possiamo fare noi. Possiamo fare risultato anche a Monza, a patto di elevare al massimo le nostre caratteristiche. Non partiamo mai battuti.”
“Non do mai la formazione prima dell’ora che precede la partita, quindi non vedo perché dovrei farlo ora. Qualcosa può cambiare a livello di interpreti, certo: c’è una sana competizione interna. Con i cinque cambi non esistono più undici titolari fissi. L’importante è che la squadra mantenga ritmo e intensità, soprattutto contro avversari come il Monza.”
“Analizzo sempre, sia quando si vince che quando si perde. La verità è che paghiamo al minimo errore. Non dev’essere vittimismo né fatalismo: dobbiamo migliorare l’attenzione. La prestazione è stata molto positiva: 18 tiri in porta, 87 giocate nella metà campo avversaria, secondo tempo costantemente all’attacco. Ma se il primo errore lo paghi, significa che serve più concentrazione.”
“Assolutamente. I numeri lo dimostrano: 87 recuperi nella metà campo avversaria non sono comuni. Ma proprio perché difendiamo così alti, non possiamo concedere l’unica occasione che porta al rigore, come con Padova e Avellino. Se l’errore si ripete, è un limite, non sfortuna.”
“Quando le cose si ripetono, sì, diventano un limite. Non parlo di sfortuna: analizzo ciò che possiamo controllare. Dobbiamo imparare a rispondere subito all’episodio negativo, che è un lampo, non deve condizionare la gara né psicologicamente né caratterialmente. È più facile dirlo che farlo, ma serve freddezza. Ogni partita ricomincia sempre da 0-0: non bisogna giocarla con gli occhi della gara precedente.”
È una stagione particolare: infortuni concentrati in un reparto, espulsioni a freddo, partite perse nonostante il dominio. Come si gestisce tutto questo?
“È vero, abbiamo vissuto situazioni difficili, ma non si fanno bilanci adesso. Il campionato è lungo. Stiamo recuperando efficienza e condizione, e i conti si fanno solo alla fine. L’anno scorso abbiamo fatto un cammino da quarto posto in classifica, questo significa che il valore c’è ancora. Ora serve solo lucidità, lavoro e attenzione.”









































