Calcionews24
·18 dicembre 2025
Supercoppa Italiana, Chivu alla vigilia di Bologna Inter: «Abbiamo la voglia e la consapevolezza di cosa vogliamo e possiamo fare»

In partnership with
Yahoo sportsCalcionews24
·18 dicembre 2025

Alla vigilia della semifinale di Supercoppa Italiana 2025/26, in programma a Riad (Arabia Saudita), Cristian Chivu ha incontrato i media per presentare la sfida tra Inter e Bologna. Il tecnico nerazzurro ha analizzato il momento della squadra e le insidie del match, tracciando le linee guida in vista dell’appuntamento.
La conferenza stampa, seguita da InterNews24, ha offerto spunti interessanti sulle scelte e sulla mentalità con cui l’Inter affronterà la gara.
SE C’E’ LA SENSAZIONE ALL’INTERNO DEL GRUPPO CHE QUESTA SIA L’OCCASIONE PER METTERSI ALLE SPALLE IL PASSATO? – «E’ un trofeo che si può vincere con due partite. Dall’inizio ci siamo riproposti di battere colpo su colpo, di giocare sempre con voglia, ambizione e determinazione. Questa squadra può crescere ancora, ha l’ambizione giusta per portare avanti il percorso. Forse non meritiamo di essere qua, approfittiamo del nuovo format della Supercoppa. Questo mini-torneo è un regalo per noi e per il Milan, se siamo qua ce la giochiamo fino in fondo».
COSA NEL BOLOGNA METTE IN DIFFICOLTA’ L’INTER? COSA PUO’ CAMBIARE VINCERE UN TROFEO DOPO POCHI MESI PER UN ALLENATORE? – «A me non cambia niente, io non sono a caccia di reputazione. Sono felice per loro. Mi godo la nostra crescita, quello che stiamo cercando di far vedere in giro per l’Europa e per l’Italia, perché sono bravi e perché meritano tanto per quel che rappresentano dal punto di vista umano. Abbiamo la voglia e la consapevolezza di cosa vogliamo e possiamo fare, la mettiamo tutta, 7 giorni su 7. Solo così si costruiscono squadre che avranno poi la possibilità di vincere trofei. Il Bologna non è una squadra scomoda solo per l’Inter, ma un po’ per tutti. Lo era prima con Thiago Motta, con Sinisa ancora prima, lo è tutt’ora con Italiano. Hanno energia, hanno modo di fare determinate cose che possono mettere in difficoltà chiunque se non pareggiano la loro intensità».
3 FINALI PERSE? – «Non mi risulta che abbiamo perso tre finali, una e basta. Per me è un piacere e un onore allenare un gruppo come loro, si sono messi in gioco nonostante un po’ di amarezza e hanno lavorato sodo, è un gruppo unito, ha tanta voglia da offrire e vedere. Il gruppo è affamato, vuole vincere trofei. Noi come staff abbiamo fatto del nostro meglio per riportare entusiasmo e autostima. Il calcio è anche bastardo certe volte quando si perde immeritatamente ma si deve uscire sempre a testa alta fuori dal campo. Sappiamo l’impegno che mettiamo tutti i giorni e quello che vogliamo creare per il futuro»









































