Tether Juve, scontro in vista del prossimo CdA: turbolenze in particolare sull’aumento di capitale. Che cosa sta succedendo | OneFootball

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·24 ottobre 2025

Tether Juve, scontro in vista del prossimo CdA: turbolenze in particolare sull’aumento di capitale. Che cosa sta succedendo

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Tether Juve, il socio forte chiede modifiche sulle regole dell’aumento da 110 milioni: battaglia il 7 novembre, si preannuncia un’assemblea infuocata

Una vigilia carica di tensione, un’assemblea che si preannuncia tutt’altro che formale. A due settimane dall’appuntamento chiave del 7 novembre, quando verrà nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, in casa Juventus si respira aria di turbolenza societaria. L’oggetto del contendere, come riportato da La Gazzetta dello Sport, è uno dei punti cruciali all’ordine del giorno: le regole per l’aumento di capitale da 110 milioni di euro. Uno scontro che vede contrapposti il CdA a guida Exor e il nuovo, ambizioso socio di minoranza, Tether.

Juve: la battaglia sull’aumento di capitale

La società di criptovalute, guidata dal CEO Paolo Ardoino, dopo aver acquisito una quota superiore all’11% del club bianconero, non ha alcuna intenzione di recitare un ruolo da comparsa. Tether vuole partecipare attivamente alle decisioni e lo sta dimostrando con una mossa forte proprio in vista dell’assemblea. L’oggetto del contendere sono le modalità dell’aumento di capitale da 110 milioni, deliberato a fine settembre (di cui 30 milioni già versati in due tranche il 31 marzo e il 30 giugno).


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Tether ha infatti chiesto formalmente di anticipare la discussione della parte straordinaria dell’assemblea, quella che riguarda appunto la ricapitalizzazione. Ma non solo. Ha presentato degli ordini del giorno specifici che prevedono l’immediata definizione di tutti i dettagli dell’operazione: si chiede di garantire il diritto di opzione per gli attuali azionisti (un modo per permettere anche ai soci di minoranza di non vedere diluita la propria quota) e, soprattutto, di stabilire immediatamente il prezzo di emissione e il numero dei nuovi titoli, senza rimandare queste decisioni a un momento successivo.

Si tratta di una richiesta forte, che mira a ottenere maggiore chiarezza e trasparenza su un’operazione fondamentale per il futuro finanziario del club. È la prima, vera mossa con cui Tether fa valere il suo peso di socio rilevante, sfidando di fatto le prassi consolidate della gestione a guida Exor. La volontà è quella di avere voce in capitolo fin da subito, non solo nella composizione del nuovo CdA (per cui presenterà una propria lista di candidati), ma anche nelle decisioni strategiche di natura economica.

Questa “turbolenza” è un segnale chiaro: la Juventus del futuro dovrà fare i conti con un nuovo attore protagonista, un socio che non si accontenta di investire, ma che vuole partecipare attivamente alla vita del club. L’assemblea del 7 novembre si preannuncia dunque infuocata, un momento di confronto che potrebbe ridisegnare gli equilibri di potere all’interno della società. La partita per il futuro della Juve si gioca su più tavoli, non solo sul campo. La richiesta di Tether è il primo, vero banco di prova per la nuova governance bianconera.

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