🚨 Thiago Motta: “Conceiçao contro il padre? Non so se gioca. Non parlo di Tomori. Koop…” | OneFootball

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·2 gennaio 2025

🚨 Thiago Motta: “Conceiçao contro il padre? Non so se gioca. Non parlo di Tomori. Koop…”

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Thiago Motta ha parlato in conferenza in vista della sfida al Milan in Supercoppa. Di seguito le sue parole.

È anche la partita fra Conceicao padre e figlio. Schiererà Francisco dall’inizio? “Vedremo se giocherà o meno, è motivato per fare bene sia dall’inizio sia a gara in corso. Penso che non cambi nulla per lui, affrontare una grande squadra è l’unica cosa che deve fare”.


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Koopmeiners più arretrato o come sotto punta? “Può fare entrambi i ruoli e lo ha già dimostrato, però può anche partire dalla panchina e contribuire in gara, come tutti gli altri”.

Per la Juve vincere non è importante ma l’unica cosa che conta. Per un gruppo giovane quanto può essere importante conquistare un trofeo “facile” perché di breve durata? “Anzitutto non ho mai visto una squadra entrare in campo per perdere. Domani è una competizione diversa, perché abbiamo di fronte una partita dove continui o vai fuori. Daremo il massimo per andare avanti”.

Francisco Conceicao definisce il suo un calcio libero. Dal padre si aspetta un Milan più leggero? “Francisco ha libertà su un contesto dove deve rispettare certe cose, perché la squadra funzioni. È un gioco collettivo, esiste la libertà in alcuni momenti per poter esprimere tutte le sue qualità ma poi ci sono tante cose da rispettare. Il Milan è una grande squadra con buoni giocatori, con un allenatore che arriva adesso e che può fare bene. Daremo il massimo in campo”.

Da giocatore ha vinto otto supercoppe. Conta questa esperienza? “Sono partite belle da giocare, vogliamo rimanere e competere a questo livello. Non abbiamo un giocatore che non vuole entrare in campo per esprimere il suo calcio. Sono momenti belli e da vivere nel giusto modo, la parte emotiva deve essere sotto controllo”.

Come si aspetta il Milan dopo il cambio di allenatore? “Noi di sicuro saremo pronti perché sappiamo cosa dobbiamo fare contro una grande squadra, abituata a competizioni importanti. Conterà quello che saremo noi e non quello che saranno loro”.

Cosa deve fare la differenza domani? “Alla fine in una partita di calcio tutto fa la differenza, a partire dai piccoli dettagli: come ho detto prima dovremo essere concentrati e determinati a essere la miglior versione di noi stessi, a migliorare quello che non ha funzionato e dare continuità rispetto a quello che abbiamo fatto bene”.

A che punto del percorso di crescita è Yildiz? “All’inizio, è un giocatore giovane, di 19 anni. Riesce a fare cose importanti, perché ha grandi qualità, deve continuare a crescere e imparare a fare quello che dice l’allenatore, sfruttando anche i tanti esempi positivi. Uno è Locatelli: la sua maniera di comunicare con i compagni è ottima”.

Quanto tiene al suo primo titolo da allenatore? “Voglio vincere come allenatore, per questo ho scelto questa professione. Però per me oggi non è un’ossessione, devo essere tranquillo e convinto della nostra forza. Domani abbiamo una bellissima partita con rispetto verso l’avversario e la voglia di imporre il nostro gioco”.

Cosa pensa di Tomori? “Non parlo di giocatori altrui, parlo dei miei. Ho parlato in modo collettivo, il Milan ha tanti giocatori forti ed è evidente per tutti. Rispondo sui miei giocatori, non sugli altri”.

Che accoglienza avete ricevuto? “Vi ringrazio per l’accoglienza, siamo in un posto ottimo per fare il nostro lavoro e non possiamo lamentarci. Il cambio di allenatore del Milan chiaramente porterà qualcosa di nuovo, avevano già un grandissimo allenatore per cui ho rispetto. Noi siamo pronti a tutto, questa è la cosa più importante”.

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