Juventusnews24
·28 ottobre 2025
Thiago Motta, Tudor e il nuovo allenatore: la Juventus avrà 3 tecnici. Quanto costano e il loro impatto a bilancio

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In attesa della nomina ufficiale del nuovo allenatore, la Juventus si trova ad affrontare un paradosso gestionale e un vero e proprio “bagno di sangue” economico. Con l’esonero di Igor Tudor, il club si ritroverà infatti con ben tre tecnici della prima squadra a libro paga contemporaneamente. Una situazione finanziariamente pesantissima, specialmente per una società che ha dichiarato l’obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2027. Sebbene l’imminente aumento di capitale (già indicato a bilancio) possa assorbire l’urto, i costi accumulati per i vari staff tecnici cominciano a essere insostenibili. Ne scrive Tuttosport.
La Juventus ha annunciato ieri mattina l’esonero di Igor Tudor. L’allenatore croato è legato al club da un contratto valido fino al 30 giugno 2027, con uno stipendio di 5,5 milioni di euro lordi a stagione. Di conseguenza, la stima del residuo lordo che la Juventus dovrà garantirgli si aggira attorno agli 8 milioni di euro. Questa somma dovrà essere corrisposta interamente, a meno che Tudor non riesca a trovare una nuova sistemazione all’estero nelle prossime settimane, un’ipotesi al momento remota.
Questo importo, già gravoso, va sommato a quanto la Juventus è ancora tenuta a elargire a Thiago Motta, l’allenatore esonerato a marzo proprio per far spazio a Tudor. Anche il tecnico italo-brasiliano aveva sottoscritto un accordo fino al 30 giugno 2027. Il suo stipendio è simile (circa 5,5 milioni lordi), ma a questo si aggiungono un paio di milioni, sempre lordi, per i collaboratori del suo staff. Calcolatrice alla mano, il club deve ancora a Motta circa 16 milioni di euro lordi fino alla scadenza (cifra già presente tra gli accantonamenti dell’ultimo bilancio).
Il club bianconero “tifa” disperatamente perché almeno uno dei due, se non entrambi, possa accasarsi altrove a breve. Ma se per Tudor è presto, Motta in questi mesi ha già declinato i corteggiamenti di diverse società, tra cui Real Sociedad, Monaco, Bayer Leverkusen e un sondaggio estivo dell’Atalanta.
La somma degli stipendi ancora da garantire a Tudor e Motta (e ai loro staff) ammonterà dunque a circa 25 milioni di euro lordi. Nonostante questo peso, se il DG (e prossimo AD) Comolli ha deciso di procedere con l’esonero, significa che l’operazione è stata comunque ritenuta sostenibile per le casse. A questa cifra, infine, si sommerà lo stipendio del futuro tecnico: se, come sembra, sarà Spalletti, i costi contrattuali saranno elevati, da top della Serie A. Un discorso diverso se la scelta dovesse cadere su profili meno onerosi.









































