BundesItalia
·10 aprile 2021
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Nelle ultime ore del calciomercato estivo, il Bayern Monaco ha accontentato Hansi Flick, che si era lamentato di una rosa troppo corta, prelevando quattro calciatori per la prima squadra: l’attaccante Choupo-Moting, il terzino Bouna Sarr, il regista Marc Roca e l’esterno offensivo Douglas Costa. In realtà sarebbero cinque, perché, è arrivato anche Tiago Dantas. Un acquisto passato in secondo piano, ma che può essere forse il più importante in ottica futura.
Essendo arrivato dopo la chiusura della finestra di mercato in Germania, Tiago Dantas, classe 2000, fino a gennaio ha potuto giocare solo per la seconda squadra del Bayern Monaco, che milita come noto nella 3. Liga tedesca. Intanto, comunque, si è allenato già con la prima squadra e in spogliatoio siede vicino a Thomas Müller, che gli fa da mentore. Il calciatore, di nazionalità portoghese, è giunto in Baviera con la formula del prestito con diritto di riscatto per un totale di 8 milioni di euro. Al Benfica anche il 25% di un’eventuale, futura rivendita. Un affare visto che, secondo ‘Sport 1’, aveva una clausola da oltre 80 milioni di euro.
Quello di Tiago Dantas è un acquisto che, al momento, non suscita chissà quali vibrazioni ed emozioni. Ma, nel prossimo futuro si può davvero trattare di un colpo di mercato di quelli da sfregarsi le mani. Nato e cresciuto nelle giovanili del Benfica, Tiago Dantas è un centrocampista centrale di enorme qualità tecnica. Ottima visione di gioco, baricentro basso e propensione spiccata all’assist, è stato paragonato a Thiago Alcántara.
Già, proprio quel Thiago che, negli ultimi anni, ha fatto le fortune del Bayern Monaco in cabina di regia e che, sul finire del mercato estivo, è volato a Liverpool da Jürgen Klopp in cambio di 30 milioni di euro. Si dice che sia stato Flick a volere, fortemente, l’approdo di Tiago Dantas al Bayern Monaco. L’allenatore del club campione di tutto in carica, infatti, lo segue da ben sei anni, quando ancora lavorava in federazione e quando il giovane Dantas era poco più che un ragazzino. Lo ha rivelato Jorge Boto, responsabile dell’area scout del Benfica.
“Conosco Flick da molto tempo e circa sei anni fa l’ho invitato per una lezione. C’era un torneo giovanile, all’epoca, e vide giocare Tiago Dantas. Da allora, ne è diventato tifoso e mi ha sempre chiesto informazioni su di lui”.
Ma Flick non è stato l’unico a stravedere per il giovane centrocampista lusitano. Anche Hasan ‘Brazzo’ Salihamidžić, direttore sportivo del Bayern Monaco, ha spiegato come in società abbiano tenuto molto da conto la segnalazione di Flick su Tiago Dantas.
“È veramente un gran calciatore e lo abbiamo osservato per due anni e mezzo prima di prenderlo. Vi sorprenderà. Prima di tutto, giocherà nella nostra Under 23 perché deve migliorare atleticamente e fisicamente. Come chiunque nella Seconda Squadra, allenandosi bene e giocando bene nella 3. Liga potrà essere promosso”.
Amico di João Félix, ex stella del Benfica che oggi milita nell’Atlético Madrid (che ha salutato proprio dopo il match di Champions tra Bayern e Atlético, conversando anche con Hansi Flick), Tiago Dantas ha esordito in 3. Liga con il Bayern Monaco II in occasione del match pareggiato in casa, 0-0, contro il Kaiserslautern. Maglia numero 6 sulle spalle (proprio come Thiago Alcántara), il baby talento ha stupito tutti. In primis il suo ex allenatore nel Bayern II, Holger Seitz.
“Ha giocato una gara davvero ispirata. Pensa sempre in maniera offensiva ed a giocare in verticale, come è nella mentalità portoghese. Ci farà divertire”.
C’è un retroscena, molto curioso, sulle modalità del suo trasferimento in Baviera, rivelata dal popolare quotidiano sportivo lusitano ‘A Bola’. Chiuso nella fila del Benfica nel suo ruolo da Julian Weigl, ex calciatore di Monaco 1860 e Borussia Dortmund, Tiago Dantas ha scritto al Presidente delle ‘Aquile’, Luis Filipe Vieira, chiedendogli cortesemente di lasciarlo andare via per una nuova esperienza in Germania. L’obiettivo? Crescere ulteriormente in un top club europeo.
“Buon pomeriggio, Presidente – aveva esordito nella sua missiva Tiago Dantas – L’opportunità di andare in prestito al Bayern Monaco si è presentata. Mi hanno già presentato un’offerta di contratto e le chiederei il permesso di lasciarmi andare. Il coach (Renato Paiva del Benfica B, n.d.r.) mi ha dato poca considerazione e non ho mai contestato le sue decisioni. Ma questa è un’opportunità che si presenta una sola volta nella vita e ho chiesto anche a lui di andare via”.
Quando, poi, il trasferimento dal Benfica al Bayern Monaco si è concretizzato, Tiago Dantas ha scritto nuovamente a Luis Filipe Vieira, ringraziandolo per aver reso possibile tutto questo, per aver lasciato che cogliesse tale grande opportunità e celebrandone le qualità umane e le doti di leadership all’interno del club. Forse, un giorno, il Presidente del Benfica si morderà le mani, pensando che avrebbe potuto avere in casa uno dei gioielli del calcio mondiale del prossimo decennio. Ma aver accontentato il sogno di un ragazzo, approdato in una delle più grandi società al mondo, gli rende onore e merito.
“Da allenatore mi piace molto lavorare con lui. È un grande calciatore, mentalmente aperto, ha voglia di imparare. Sta mostrando tutte le sue qualità. Piccolo, ma con una posizione forte. Lavoreremo sul fisico, abbiamo un piano. Paragoni con Thiago? È un giocatore di classe mondiale, la strada è lunga. Tiago ha delle caratteristiche proprie, un giocatore molto intrigante”. Hansi Flick su Tiago Dantas
Adesso starà a lui, Tiago Dantas, crescere, migliorare, perfezionarsi e, quando arriverà il suo momento al fianco di Joshua Kimmich, Leon Goretzka, Leroy Sané e Robert Lewandowski, dimostrare tutto il proprio valore. Con una certezza: avrà sempre l’appoggio di Flick, che se lo coccola costantemente e lo vorrebbe anche nel Bayern del futuro. I giornali tedeschi dicono invece che Salihamidzic non sia convinto del riscatto e che questo possa essere uno dei motivi di frizione tra i due. Ora che l’emergenza infortuni attanaglia il centrocampo, Tiago Dantas avrà anche l’occasione di far cambiare idea al DS. E ritagliarsi un ruolo nel Bayern del presente e del futuro.