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·10 gennaio 2020

Titz è passato dall’allenare l’Amburgo alla quarta serie

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Ricordate quando lo scorso anno l’Amburgo faceva notizia per il suo gioco offensivo spericolato e con il portiere sulla linea dei difensori in fase di impostazione, anche a 40 metri dalla porta? Se non ve lo ricordate o se non ne eravate al corrente, questo video fa al caso vostro. L’idea di far giocare Julian Pollersbeck, professione portiere, come un terzo difensore quando la squadra costruiva dal basso si associa sempre a un nome e cognome: Christian Titz.

L’idea tutto sommato portava anche discreti benefici, ma che non piaceva evidentemente alla dirigenza e che alla lunga ha rappresentato un limite. Tanto che l’Amburgo alla fine ha esonerato il tecnico dopo una striscia di 5 partite con una vittoria, tre 0-0 e uno 0-5 interno, nonostante i 18 punti nelle prime 10 complessive. Per la cronaca, il suo successore Hannes Wolf non è comunque riuscito a portare l’HSV nuovamente in Bundesliga. Il problema insomma non sembrava essere l’allenatore.


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In ogni caso la mossa di Titz ha raccolto molti consensi e altrettante critiche. Insomma di lui si è parlato abbastanza. I numeri stavano dalla sua: 10 vittorie e 4 pareggi in 19 uscite ufficiali tra Bundesliga, DFB-Pokal e Zweite. Eppure nessuno nel calcio professionistico tedesco ha pensato di dare fiducia alle sue idee. Quella con i Rothosen era l’esordio con una prima squadra: era stato promosso dalla seconda. In passato aveva lavorato (con successo) soltanto tra giovanili, Oberliga e Regionalliga.

Proprio in Regionalliga, la quarta serie del calcio tedesco, è la categoria in cui allena ora Titz. Lo ha assunto una squadra storica del calcio tedesco, il Rot-Weiss Essen. Manca dal professionismo dal 2007, ma in bacheca dagli anni. ’50 ha un campionato tedesco e una DFB-Pokal, più una finale di quest’ultima nel 1994 e una partecipazione in Champions League. Dalla Bundesliga manca dal 1977, ora il club è sprofondato e non riesce più a riemergere. Per questo ha deciso di provare ad affidarsi a un allenatore in rampa di lancio a 48 anni e in cerca di una nuova sfida, avendo però dimostrato di poter essere uno di livello.

Il ‘Titz-ball’ a Essen funziona: 17 vittorie su 23 partite, terzo posto in campionato a -6 dal Rödinghausen capolista, con 61 goal segnati. L’obiettivo è ovviamente il primo posto, l’unico che garantisce l’accesso agli spareggi per raggiungere la 3. Liga. Eppure rimane sempre quell’interrogativo: come mai una discesa così rapida dalla Bundesliga alla Regionalliga nel giro di 12 mesi? A spiegarlo è stato lo stesso Titz, che ha ammesso di voler cercare un ambiente che accettasse le sue idee di calcio fino in fondo. Lo ha trovato con il Rot-Weiss Essen.

Ha una squadra costruita con giocatori che hanno buona esperienza di Regionalliga e di 3. Liga, con soltanto un giocatore che ha calcato anche i campi di Bundesliga e Zweite, l’ex Bochum Grote, uno dei suoi punti fermi. Ciò che prima faceva Pollersbeck, ovvero impostare altissimo, ora lo fanno Lenz e Golz, i due portieri che si sono fin qui alternati. Ah, per la mera cronaca: Pollersbeck ora non fa nemmeno il secondo ad Amburgo con Hecking. E l’HSV non sta proprio volando come ci si aspettava. In fondo Christian Titz non è per tutti…

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