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·12 novembre 2025

Toni non le manda a dire sugli attaccanti: per l’ex bomber in Serie A c’è questo grande problema

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Toni non le manda a dire sugli attaccanti: per l’ex bomber in Serie A c’è questo grande problema. Le ultimissime notizie

La Serie A sta vivendo un periodo caratterizzato da un basso numero di reti e partite spesso definite noiose, un fenomeno che Luca Toni, ex Campione del Mondo e grande esperto del ruolo, ha analizzato con lucidità nell’ultima puntata di Aura Sport. Toni ha puntato il dito sulla mancanza di qualità e sulla tendenza moderna che distoglie i centravanti dal loro compito primario: segnare.

«Periodo brutto, brutto per il calcio italiano», ha esordito Toni, individuando una delle cause principali nella generale diminuzione del talento offensivo. «Secondo me c’è meno qualità, perché la qualità fa la differenza, perché comunque davanti alla porta ci si arriva».


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La critica più aspra dell’ex attaccante si è concentrata sulla mutazione del ruolo del centravanti nel calcio moderno. «Io posso parlare più per gli attaccanti, non ci sono più gli attaccanti da area di rigore ma adesso vanno di moda tutti sti attaccanti che vanno in giro, vanno fuori, aiutano la squadra, legano con il centrocampo, legano di qua, legano di là, poi alla fine di gol ne fanno pochi».

Toni ha poi sottolineato la contraddizione insita in questa mentalità: «Tutti dicono a me interessa il centravanti che anche se non segna aiuta la squadra, poi magari arriva un punto in cui magari non segna né il centravanti e non segna la squadra e se la prendono con il centravanti».

La soluzione, secondo il campione, è un ritorno al pragmatismo. Gli attaccanti devono concentrare le loro energie in zona gol: «Quindi secondo me devono sprecare meno energie andando in giro e cercare di fare più gol». Il messaggio è un chiaro invito a tecnici e giocatori, come quelli del Milan di Massimiliano Allegri che cerca un bomber, a rimettere la finalizzazione al centro delle priorità del ruolo.

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