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·21 settembre 2025

Torino, Baroni in conferenza post Atalanta: «Problema di atteggiamento. Zapata? Va incoraggiato, l’ambiente…»

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Marco Baroni in conferenza stampa dopo Torino Atalanta 0-3, ecco le dichiarazioni del tecnico granata post gara

(Lorenzo Bosca – Inviato allo Stadio Olimpico Grande Torino). Male, a tratti malissimo. Un Torino così forse nemmeno nei peggiori incubi alla vigilia Marco Baroni se lo sarebbe potuto immaginare. Eppure lo 0-3 maturato oggi nella quarta di Serie A contro l’Atalanta parla chiaro. Racconta di una squadra costruita ed evidentemente organizzata male, incapace di reagire e dir rispondere ai colpi inflitti (le tre reti sono arrivate nell’arco di otto minuti) ai fendenti della formazione di Ivan Juric. Sentiamo le dichiarazioni dell’ex Lazio ai margini della sfida, ecco la sua conferenza stampa.

La conferenza stampa di Marco Baroni dopo Torino Atalanta 0-3:


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Buonasera Baroni. Cosa la fa preoccupare o forse arrabbiare?

«Io ho già parlato alla squadra. Eravamo in partita, poi siamo usciti dopo il gol ed è una cosa inspiegabile. Dopo otto minuti prendi tre reti…è un problema di atteggiamento mentale e non devi mai mollare perché si può recuperare. La squadra aveva anche trovato solidità e compattezza, domani fortunatamente c’è un’altra partita. Un errore ci può stare, ma poi il 2-0 e il 3-0 è perchè lasci troppo, e questo non può avvenire»

Come si può lavorare su questa identità?

«No…l’unica cosa che non mi spaventa il lavoro. Ho gestito situazioni come queste, quindi farò anche adesso. Però come ho detto si parte dall’atteggiamento, che abbiamo avuto con Fiorentina e Roma. Oggi dopo il gol la squadra non ha più più portato pressione e siamo andati indietro. Non deve avvenire principalmente è l’atteggiamento mentale»

Come si riparte?

«Io l’ho già detto alla squadra e in conferenza: siamo noi che dobbiamo cambiare con atteggiamenti diversi, partite feroci e di qualità. Dobbiamo riuscire assolutamente a centrare, dobbiamo invertire questo percorso. Solo questo può cambiare le cose. L’attenzione mia e del mio staff è rivolta solo al campo, all’aspetto tecnico. Non ci sono altre soluzioni»

Baroni, come mai con un attacco così importante avete fatto un solo gol fino ad ora?

«E’ uno dei problemi. Abbiamo…cercato equilibri, nel portare i giocatori in condizione. Lo voglio ricordare, portali in condizione e farli crescere dal punto di vista prestativo. Giocatori che magari lo scorso campionato non erano stati utilizzati. Non è un problema di attaccanti, ma di soluzioni che possiamo e dobbiamo trovare partendo dall’atteggiamento, dalla compattezza di squadra. Ripeto, dovrei togliere questi 8 minuti, ma dobbiamo siccome ci sono stati dobbiamo analizzarli. Guardare in faccia la realtà senza paura e lavorare»

Buonasera Baroni, come si spiega questi errori difensivi sui gol?

«E’ quello che che ho detto… Io credo che c’è tanto dentro all’atteggiamento. Avevamo qualche situazione precaria, ma non è nel singolo, è una situazione di squadra e di equilibri. Serve una maggiore attività sia fisica sia mentale… spendere anche falli, fare una partita ruvida. Non si esce con un gioco lento, dobbiamo trovare dentro la partita ritmo difensivo e offensivo. Assolutamente!»

Ci spiega l’entrata di Zapata?

«Allora, Zapata è entrato perché Simeone aveva i crampi. Era la situazione migliore per avere le due punte. Il rigore? Un giocatore come lui va sostenuto, ad ogni costo. Ho visto preso il pallone ed era giusto che lo calciasse. Ha bisogno di fiducia, minuti e di lavoro, ci sono scelte di squadra e questa è stata una scelta di squadra»

Si è rivisto un Torino come a San Siro con l’Inter e la società è assente. La preoccupazione è che si lotti per non retrocedere…

«Io farò due parole per far si che non avvenga. Spendo due parole sulla situazione ambientale. Ho già detto: è la squadra che deve fare il primo passo, dobbiamo portare un’energia diversa e un calcio che trasmetta. Oggi la squadra l’ha fatta per una prima parte e poi… trovare delle soluzioni, perché non è possibile avere un black-out così. Ci può stare subire un gol con l’Atalanta. Con la Fiorentina abbiamo fatto 21 falli, il fallo è sintomo di contatto, di aggressività, è questo quello dobbiamo assolutamente mettere dentro prestazioni. Io non sono preoccupato, ma concentrato e attento. Ho ritardato qualche minuto perché ho fatto le prime analisi con lo staff, non solo con la squadra. C’è da lavorare e lo sapevo…anche se avessimo fatto risultato. Ci sono tante componenti che ho già elencato, non le dico ancora perché non voglio mai alibi. Perchè se no lo trasferisco alla squadra»

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