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·6 dicembre 2025

Torino, Baroni in conferenza pre Milan: «Zapata? Ecco come sta! Abbiamo lavorato per ridurre i blackout in campo»

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Marco Baroni in conferenza stampa pre Milan Torino, ecco le dichiarazioni del tecnico granata prima del match di Serie A, le sue parole

Il blackout sembra essere la parola più adatta per cristallizzare questo inizio di stagione del Torino. Già, i blackout, come quelli che la squadra granata sembra palesare ciclicamente in campo, partita dopo partita. Si tratta di 10 (15 al massimo) minuti nell’arco del match in cui – per certi versi in modo inspiegabile – la squadra di Marco Baroni sembra perdere intensità, lucidità e convinzione, lasciando – come naturale conseguenza – libero spazio all’azione (ergo i gol) della squadra avversaria. Ci stiamo lavorando , promette l’ex allenatore della Lazio. La prova del nove arriverà già lunedì, quando alle 20e45 i piemontesi ospiteranno il Milan. Sentiamo le dichiarazioni di Baroni proprio in previsione di Torino Milan, ecco alcuni estratti della sua conferenza stampa.  

Buongiorno mister Baroni, vedremo in campo un Torino con un giusto approccio e senza blackout? «E’ quello su cui stiamo lavorando, credetemi. Sia sui singoli che di squadra, credetemi. Ricerchiamo la continuità, vogliamo togliere disattenzioni individuali: è il lavoro che ci porta a colmare le lacune. Per quanto riguarda il Milan… chiaramente è una grande squadra, ma non voglio relegare al fatto che solo contro le grandi squadre ci siano attenzioni. Senza una partita perfetta, senza errori, è difficile fare risultato contro una big come il Milan». 


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Come sta Zapata? Potrà giocare dal primo minuto? «Sicuramente…Zapata doveva essere della partita (col Lecce, ndr), è chiaro che la scelta è stata condizionata dal fatto che non avevo una prima punta e veniva da una gara in cui aveva giocato dall’inizio. Zapata lo sappiamo, è un giocatore che giorno dopo giorno sta trovando la miglior condizione, è probabile ma devo ancora valutare, proprio in virtù della durata della partita» 

Buongiorno Baroni Anjorin?«Anjorin era rientrato da poco, anche per struttura ha bisogno di trovare una condizione, la sta cercando e la sta trovando. E’ disponibile al 100% per questa partita, sto facendo valutazioni sul suo impiego. Se può giocare dal primo minuto? Non lo escludo»

Dopo questa settimana, crede di aver risolto questi problemi del Torino?«Dobbiamo lavorare e migliorare negli ultimi metri di gioco, e quando dico gli ultimi metri di gioco intendo sia in fase offensiva sia difensiva. E’ quel metro e quel pallone che fa la differenza, nel calcio non puoi essere attento su nove palloni e uno perché è quello che poi paghi duramente; come stiamo facendo in questo momento. E’ chiaro che questi errori vanno a inquinare la partita che diventa poi in salita, anche se la stavamo per riprendere. C’è stato l’errore finale dal dischetto, ma la squadra è rimasta in piedi e ha provato a riprendere il risultato. Dobbiamo ripartire da lì, io credo che il lavoro che svolgiamo è proprio all’interno di questo: migliorarci negli ultimi metri di gioco» 

Si può recuperare Ismajli, Ilic e Simeone? E in merito alla difesa, è questo il settore più attenzionato per gennaio? E poi possiamo vedere un passaggio a quattro in difesa?«E’ chiaro che il confronto con il direttore è costante, il mercato è lontano e guardo a chi c’è. Penso a recuperare Ismajli, non siamo riusciti ad averlo, ma sono convinto che per la prossima si possa aprire uno spiraglio. E lo stesso discorso è per Simeone, siamo a 21 giorni dall’infortunio e sarebbe stato un po’ rischioso, abbiamo quindi preferito la possibilità di portarlo alla partita dopo. Io credo che dobbiamo lavorare forte su questi ragazzi. Non escludo niente, è chiaro che si vedranno le necessità che dovremo affrontare»

Mister Baroni, c’è la possibilità di posticipare la partenza dei giocatori in Coppa d’Africa?«Io sul prolungamento non credo, c’è questa data che è abbastanza perentoria. Poi la durata dipenderà dal percorso della nazionale»

Parliamo sempre poco di Ilkhan, come mai lo vediamo così poco? E come sta Ilic?«Per quanto riguarda Ilic, sta lavorando forte, ancora non è con il gruppo. Ha fatto un lavoro personalizzato spingendo molto. Ilkhan è un ragazzo giovane e sta lavorando, è un centrocampista e potrebbe anche essere utilizzato da interno. Valuterò, forse in queste settimane l’ho più attivo e voglioso, se dà segnali importanti prendo in considerazione tutti. Se l’ho fatto partire a San Siro è perché mi sembrava che se lo fosse meritato. Non solo per la gara col Modena, ma perché stava lavorando bene negli allenamenti. Lo sto vedendo bene, non è escluso»

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