Calcio e Finanza
·14 dicembre 2024
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Il presidente e proprietario del Torino, Urbano Cairo, è stato intervistato da Radio Deejay nel corso del programma condotto da Ivan Zazzaroni e Fabio Caressa, “Deejay Football Club”. Il numero uno del club granata è partito dall’ipotesi del ventennale alla guida della società.
«L’anno prossimo, farei 20 anni. Condizionale? Se sarò presidente, farò 20 anni. Io non lo vorrei vendere, sono molto legato. Poi ho anche detto che qualcuno più ricco di me e più bravo di me, se arrivasse sarei disponibile. Io non voglio rimanere a tutti costi».
A proposito dei contatti con Red Bull o con gli arabi, Cairo sottolinea che si tratta di una «cosa totalmente inventata diffusa dalla stampa. Non ho avuto nessun tipo di contatto con nessuno. Io sono legato al Toro, non sono felice di venderlo. Poi se arriva qualcuno, io ho dato disponibilità. Però ripeto, non mi fa piacere».
Un pensiero sulle altre proprietà nel nostro Paese: «Io ho avuto contatti con molti di loro e i rapporti sono molto positivi. Cardinale, i proprietari del Como, o quelli del Parma, lo stesso Commisso con il quale ci sono state incomprensioni ma abbiamo recuperato i rapporti. Con il presidente del Venezia ho avuto degli scambi. In Italia non c’è atteggiamento arrogante. Poi hanno una mentalità vincente. In Inghilterra le proprietà straniere sono 15 su 20, in Italia sono 10».
Una battuta anche sul rapporto complicato con i tifosi del Torino: «Non mi fa piacere. Poi però l’ho affrontata anche in passato. Io all’inizio ero il bersaglio. Poi siamo ritornati Europa e mi hanno beato. Ho avuto momenti positivi, ultimamente non è così. Io sono sul pezzo, so qual è la mia responsabilità. In tanti mi vogliono bene, c’è chi mi chiede l’autografo o la foto. Io sono stato negli ultimi mesi vicino al mister e alla squadra. Io indipendentemente dalle proteste, sono vicino alla squadra».
Infine, una stoccata alla Juventus, per rispondere agli attacchi sui pochi derby vinti: «Per i derby abbiamo avuto un po’ di sfortuna. Ho visto un filmato sui derby rubati al Toro su YouTube prima del VAR, e non sono stati pochi. Sulla sede, noi abbiamo una sede di buon livello. Per le strutture, io parlavo con il mio ex collaboratore che mi ha detto che il Torino non ha ami avuto strutture così buone come gli ultimi anni. Come il Filadelfia, quando sono arrivato era un cumulo di macerie».