Calcionews24
·31 ottobre 2024
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Nella notte di Halloween alla fine è stato Ivan Juric a far vedere i fantasmi a Paolo Vanoli. Roma Torino si è conclusa 1-0 in favore dei padroni di casa. A decidere la gara valida per la 10′ di Serie A la rete messa segno da Paulo Dybala – un sisnitro di pregievole fattura – dopo appena 20 giri di orologio. I granata pagano così l’ennesimo errore difensivo da inizio campionato, da una disattenzione di Linetty nasce infatti l’azione che ha portato alla rete dell’argentino.
Per il resto il Toro tiene botta. O meglio, ci prova, subendo spesso e volentieri la manovra dei giallorossi e riuscendo solo sporadicamente (e con estrema difficoltà) a superare palla al piede la metà campo avversaria. Di questo e di molto altro ancora avrà modo di parlare proprio Vanoli, a breve protagonista nella conferenza stampa post match. Ricordiamo che i piemontesi torneranno in campo subito domenica con la Fiorentina, prima del successivo derby con la Juventus. Vediamo quindi l’intervista integrale del tecnico LIVE ai margini di Roma Torino.
Oggi il Toro non ha ricorso al calcio in verticale a cui ci aveva abituato.
«Vero, hai ragione. Sono molto arrabbiato soprattutto per gli approci. Avevo detto che questa sera sicuramente incontravamo una squadra ferita. E quando incontri una squadra di questo livello qui i primi 25 minuti sonomolto importanti..però non li puoi vivere in maniera così passiva. E soprattutto, bisogna ritrovare quella voglia, quella determinazione, la personalità di giocare a calcio come piace a me. Non si può aver paura di fare due passaggi. Se poi aggiungiamo che regaliamo un gol fatto da noi dopo diventa tutto più complicato. Non puoi aspettare sempre uno schiaffo per reagire. Dobbiamo ritrovare la voglia di attaccare. È vero che all’inizio abbiamo perso un giocatore importante ma adesso non ci possiamo attaccare a questi alibi».
Ingresso in campo positivo per Nije, può affidarsi a lui ora?
«Ma no, non possiamo dare troppa pressione a un ragazzo giovane. Siamo fortunati ad averlo. È un ragazzo con delle qualità che non abbiamo, insieme a Karamoh in rosa.Abbiamo punte di profondità corta e per questo dobbiamo avere la personalità e giocare di più a pallone. Non possiamo sempre ripartire. Lui è un ragazzo che nella profondità lunga ha gamba e qualità. Ma è anche un ragazzo giovane».
Problemi in difesa?
«Sarei d’accordo se non fosse stato per quel regalo. La Roma ha mantenuto il possesso, ma non guardo il possesso, bensì le verticalizzazioni e le occasioni che crei. E in questo frangente, ci sta mancando proprio la personalità per arrivare a quella serenità necessaria per attaccare la profondità. Oggi anche le mezzali hanno attaccato poco la profondità e le nostre punte non hanno mai aiutato a tenere la palla e a farla girare. I quinti hanno fatto fatica a trovare lo spazio da attaccare. Sicuramente rispetto all’inizio del campionato eravamo più fluidi. Dobbiamo capire se è il momento di cambiare qualcosa o se continuare per questa strada».
Peggior partita del suo Torino?
«Sì, penso proprio di sì. Non c’erano le avvisaglie di questo. Perché giustamente dopo una partita difficile come quella di Como abbiamo raggiunto tre punti che ci potevano dare un po’ più di serenità. Infatti, sono molto arrabbiato per questo, perché non sono d’accordo. Nel primo tempo non abbiamo avuto la personalità per superare questi 25 minuti. Anche se sono d’accordo sul fatto che nonostante abbiamo giocato male, eravamo ben organizzati, ma eravamo troppo passivi nella fase difensiva».
Quali sono gli obiettivi del Toro ora?
«Ho già parlato degli obiettivi. Adesso dobbiamo guardare a noi stessi. In questo momento non interessa la classifica, mi interessanto le 2 brutte prestazioni e i due approcci completamente diversi. Io guardo sempre la prestazione…è la prestazione che porta ai risultati. Devo dire che in queste 2 partite, in modi diversi, soprattutto oggi, ci è mancato un po’ di ordine. Pretendo più personalità da parte di tutti per raggiungere dei risultati. Questo dobbiamo tirarlo fuori».