Inter News 24
·1 settembre 2025
Trevisani duro: «La difesa di Dumfries è raccapricciante, sul rigore dico questo. Chivu? A Inzaghi si diceva una cosa…»

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·1 settembre 2025
La sconfitta dell’Inter contro l’Udinese a San Siro continua a far discutere. Ospite del programma Pressing su Mediaset, il giornalista Riccardo Trevisani ha analizzato con toni molto critici l’episodio che ha cambiato l’inerzia della partita: il rigore concesso per fallo di mano di Denzel Dumfries.
«Rigore? Ci si può andare in un’altra maniera contro l’avversario – ha commentato Trevisani – Dumfries non sta guardando né palla né avversario. Se mi dite che questo è un difensore concentrato, secondo me parliamo di un’altra cosa. Sono rigori brutti da dare, ma se stai col braccio come un airone è facile che non sai cosa sta succedendo: vieni colpito e danno rigore. Dumfries ha difeso in una maniera raccapricciante».
Parole dure, che sottolineano non tanto la sfortuna dell’episodio, quanto l’atteggiamento del laterale olandese, giudicato poco attento e poco concentrato. «Poi è sfortunato, i rigori sono brutti, il Var, la rava e la fava – ha aggiunto Trevisani – ma l’atteggiamento difensivo di Dumfries è osceno, pessimo. Vi sembra concentrato? Non lo è, punto. Rigore».
Secondo il giornalista, proprio quell’episodio ha cambiato radicalmente la gara. Dopo il vantaggio iniziale, l’Inter non è riuscita a mantenere la stessa intensità vista contro il Torino all’esordio. «L’Inter lì non riusciva a fare la partita, ha cominciato sull’onda lunga di Inter-Torino, ha pensato di vincere 5-0, ma l’episodio Dumfries ha stravolto la partita e non ha più trovato le stesse energie», ha spiegato Trevisani.
Un giudizio che richiama alla necessità di maggiore maturità e concentrazione da parte della squadra di Cristian Chivu, incapace di gestire la pressione dopo il pari friulano e colpita successivamente dalla prodezza di Atta per il 2-1 definitivo.
Il giornalista ha infine commentato le scelte di Chivu nella ripresa, quando il tecnico ha schierato tre e poi quattro punte nel tentativo di rimontare. «Fino all’anno scorso si diceva: se quando perdi provi a mettere dentro più attaccanti, fa i cambi, Inzaghi non li fa mai. Oggi è entrata la terza e la quarta punta e l’Inter non ha rimontato: non ci sono soluzioni magiche».
Un’analisi severa che mette in luce i limiti dell’Inter: non basta aggiungere uomini offensivi per cambiare il destino di una partita. Servono organizzazione, equilibrio e lucidità, qualità che contro l’Udinese non si sono viste.