Juventusnews24
·25 ottobre 2025
Tudor Juve, come sta vivendo questo periodo il tecnico bianconero? Il retroscena dalla conferenza stampa alla vigilia della Lazio

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·25 ottobre 2025

Nessun abbattimento, nessuna resa. Anzi, la consapevolezza di essere sulla strada giusta e la voglia matta di invertire la rotta. Alla vigilia della delicatissima trasferta contro la Lazio, l’allenatore della Juventus, Igor Tudor, si è presentato in conferenza stampa con un piglio combattivo, quasi sorprendente dopo le recenti difficoltà. Il tecnico ha allontanato ogni discorso sul suo futuro, concentrandosi unicamente sul presente e sulle sensazioni positive raccolte nonostante la sconfitta di Madrid.
Interrogato su come stesse vivendo personalmente questo periodo complicato, con la squadra che non vince da oltre un mese e la sua panchina messa in discussione, Tudor ha risposto con grande serenità, spostando immediatamente l’attenzione dal singolo al gruppo. Ha sottolineato come la prestazione del Bernabeu, pur senza punti, abbia lasciato segnali incoraggianti e come veda nei suoi giocatori la giusta determinazione per uscire dalla crisi. La sfida contro la Lazio è vista come un banco di prova fondamentale.
COME STA VIVENDO QUESTO PERIODO – «Io sto benissimo, penso 0 a me. Mi spiego, provo a trovare le cose migliori che sono. Sensazioni positive dopo Madrid anche se si è perso, la squadra c’è, c’è voglia di fare, di dare quello che c’è da dare, andare a provare a vincere, essere squadra. Domani è un bel banco di prova contro un avversario di livello».
Le parole di Tudor sono un’iniezione di fiducia per tutto l’ambiente bianconero. In un momento in cui dall’esterno piovono critiche e dubbi, il tecnico fa quadrato attorno alla sua squadra, esaltandone lo spirito e la voglia di reagire. L’affermazione «Io sto benissimo, penso 0 a me» è emblematica: l’allenatore non si lascia condizionare dalle pressioni personali, ma concentra tutte le sue energie sul lavoro quotidiano per aiutare il gruppo. La sua lucidità, anche nella difficoltà, è un segnale importante.
La sconfitta di Madrid, pur amara, viene letta in chiave positiva: «la squadra c’è», ha dimostrato carattere e solidità contro i campioni d’Europa. C’è «voglia di fare», di lottare, di «essere squadra». Sono questi i segnali da cui ripartire, le fondamenta su cui costruire la risalita. La prestazione del Bernabeu non è vista come un episodio isolato, ma come la prova che la Juve, pur con i suoi limiti e le sue assenze, ha le qualità per competere.
Ora, però, servono i risultati. La trasferta dell’Olimpico contro la Lazio diventa un «bel banco di prova». Affrontare un «avversario di livello» in uno scontro diretto così importante è l’occasione perfetta per trasformare le buone intenzioni in punti pesanti. Tudor lo sa e carica i suoi: serve una prestazione di spessore, serve tornare a vincere per dare un senso alle sensazioni positive raccolte a Madrid. La Vecchia Signora è chiamata a una prova di maturità: dopo l’orgoglio, ora serve il cinismo. La fiducia del tecnico c’è, ora la risposta è attesa sul campo.









































