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·23 ottobre 2025
Tudor Juve (Gazzetta), non cambia lo scenario dopo Madrid: l’allenatore resta sotto osservazione, in caso di ko con la Lazio… Gli aggiornamenti

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·23 ottobre 2025
Una sconfitta onorevole, una prestazione di carattere che però non basta a scacciare i fantasmi. La Juventus esce dal Santiago Bernabeu battuta di misura dal Real Madrid, ma la buona prova offerta non cancella il momento difficilissimo. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, la posizione di Igor Tudor resta in bilico: la società apprezza la reazione vista a Madrid, ma i risultati continuano a mancare e la prossima sfida di campionato diventa un crocevia fondamentale.
Dopo la sconfitta pesante e umiliante subita contro il Como, la trasferta di Madrid era attesa come un banco di prova cruciale, soprattutto per l’atteggiamento della squadra. Da questo punto di vista, la risposta c’è stata: la Juventus ha lottato, ha tenuto testa a una delle favorite in Champions League e ha perso solo per un gol di Bellingham, mostrando segnali di vitalità che sembravano smarriti. Nonostante la buona prestazione, però, il futuro del tecnico resta in bilico.
Il problema, infatti, sono i risultati: quella di ieri è stata la seconda sconfitta consecutiva, la squadra non vince una partita dal 13 settembre e il cammino si fa in salita sia in campionato che in Champions League. Di fronte a questo quadro, la partita di domenica prossima all’Olimpico contro la Lazio può diventare decisiva. Un’altra prestazione negativa, magari accompagnata da un risultato deludente, potrebbe convincere la dirigenza a prendere decisioni drastiche.
Tuttavia, cambiare ancora allenatore rappresenterebbe un problema enorme per i conti del club. Igor Tudor ha rinnovato da poco il suo contratto fino al 2027, un accordo che ha un costo totale lordo per l’investimento di circa 8 milioni di euro. Un suo esonero significherebbe dover continuare a pagargli lo stipendio. A questo si aggiunge il fatto che la Juventus ha ancora sotto contratto l’ex tecnico Thiago Motta. Licenziare Tudor porterebbe il club a dover pagare contemporaneamente tre allenatori (Tudor, Motta e il nuovo eventuale sostituto), uno scenario economicamente insostenibile.
Ma la società non può nemmeno permettersi di rischiare di gettare al vento una stagione già a ottobre. È questo il grande dilemma che attanaglia la dirigenza bianconera: insistere su un progetto tecnico che stenta a decollare, sperando in una svolta, o affrontare un doloroso ma forse necessario cambio in panchina, pur con costi elevatissimi? La Juve si trova a un bivio: la trasferta di Roma darà molte risposte sul futuro di Igor Tudor. La fiducia c’è, ma non è più illimitata. Serve una reazione immediata, servono risultati.
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