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·24 ottobre 2025
Turicchia verso Juventus Next Gen Pontedera: «Dopo il Campobasso Brambilla ci ha detto questo. Mi sento un veterano e sul nuovo ruolo dico…»

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È vigilia di campionato per la Juventus Next Gen, attesa domani dalla partita casalinga contro il Pontedera. Il match è valido per l’undicesima giornata del Girone B di Serie C. A presentare la sfida ai canali ufficiali è stato Riccardo Turicchia, che si è soffermato anche sull’inizio di stagione della giovane formazione bianconera.
REAZIONE – «Sicuramente c’è rammarico perché per 75 minuti abbiamo fatto una buona prestazione, a livello difensivo il mister ci ha detto che è stata una delle migliori fatte finora. Dobbiamo maturare sotto l’aspetto della gestione della gara, perché magari nell’ultimo quarto d’ora di una partita infrasettimanale non siamo freschissimi e quindi dobbiamo essere più maturi a tenere il controllo del gioco preservando il più possibile le energie. Credo che sia fondamentale la concentrazione, perché dal punto di vista fisico può starci non aver recuperato al 100%. Ci siamo difesi in un momento in cui eravamo affaticati e poi c’è stata la beffa all’ultimo secondo che non ci aspettavamo. È un peccato perché volevamo dare continuità alla bella vittoria di Rimini».
LEADER E RAPPORTO CON BRAMBILLA – «Mi sento uno dei veterani nonostante sia giovane considerati i miei tanti anni alla Juventus. È un ruolo che sto imparando a ricoprire migliorando nella comunicazione con i compagni, che è un passaggio importante. Con mister Brambilla c’è da sempre un buon rapporto. Stimo parecchio il suo modo di fare perché fornisce sempre indicazioni accurate su quello che bisogna fare in campo e ci motiva sempre nel migliore dei modi. Tutto il suo staff ci dà i suggerimenti necessari per poter fare una partita migliore di quella precedente, limando ogni dettaglio».
CRESCITA ALLA JUVE – «Da quando sono tornato lo scorso gennaio mi sto adattando a questo nuovo ruolo nella difesa a tre, io sono sempre stato un esterno e ci sto lavorando quotidianamente. I compiti sono differenti perché offensivamente ti spingi in avanti qualche volta in meno, devi stare più attento a controllare e chiudere gli spazi. Mi sento cresciuto anche mentalmente perché fino a un paio di anni fa credo che, per esempio, difficilmente sarei riuscito a gestire tre partite in una settimana. Ho capito che quando il fisico non arriva in certe situazioni di gioco, l’aspetto mentale può sopperire alla stanchezza».
SFIDA – «Contro il Pontedera non deve mancare l’approccio, è fondamentale. Avremo la possibilità di esprimere il nostro gioco: dobbiamo difendere come abbiamo fatto nei primi 75 minuti mercoledì e in attacco avere maggiore cinismo perché quando passi in vantaggio diventa tutt’altra partita».




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