Udinese-Napoli, cinque partite entrate nella leggenda: gol-salvezza, fuoriclasse e attimi eterni dal Friuli | OneFootball

Gol decisivi, duelli iconici e gesti tecnici che hanno segnato un’epoca: amarcord di una sfida capace di raccontare il lato più autentico del calcio italiano.

Udinese-Napoli, cinque partite entrate nella leggenda: gol-salvezza, fuoriclasse e attimi eterni dal Friuli

Udinese-Napoli, oggi spesso associata a tensioni e cronache extra-campo, è stata per anni una delle partite più affascinanti del panorama calcistico italiano. Un confronto capace di intrecciare salvezze insperate, sfide tra miti assoluti e momenti di pura bellezza tecnica. Cinque incontri, più di altri, hanno scritto pagine indelebili di questa rivalità, lasciando un segno non solo nei risultati ma nella memoria collettiva dei tifosi.

Il gol che salvò l’Udinese e cambiò una storia

Il viaggio nella memoria parte dal 24 maggio 1981. È l’ultima giornata del campionato 1980-81 e al Friuli l’Udinese si gioca la permanenza in Serie A. In panchina c’è Enzo Ferrari, figura centrale di quell’epoca bianconera. A due minuti dalla fine, Manuel Gerolin segna il gol del 2-1 che vale una salvezza insperata. Il contemporaneo pareggio del Brescia ad Ascoli ribalta la classifica all’ultimo respiro. Al fischio finale il presidente Sanson si tuffa tra i tifosi in tribuna, in una scena diventata iconica. Domani sarà il primo Udinese-Napoli senza Enzo Ferrari, a ricordare quanto quella giornata abbia inciso nella storia del club.

Zico contro Maradona: una sfida irripetibile

Appena quattro anni dopo, lo stesso stadio diventa teatro di un evento destinato a entrare nella mitologia del calcio. Il 12 maggio 1985 va in scena l’unico confronto in Serie A tra Zico e Diego Armando Maradona. Udinese-Napoli finisce 2-2: Galparoli e De Agostini per i friulani, doppietta di Maradona per gli azzurri. Il primo gol di Diego arriva su punizione, il secondo di mano. A fine gara Zico esplode nel tunnel degli spogliatoi, prende di mira l’arbitro Pirandola e viene squalificato per sei giornate. Anni dopo dirà con amara ironia: “Quel giorno Maradona si è allenato in vista dei Mondiali di Messico ’86”.

Di Natale, il napoletano che punì il Napoli

Dal confronto tra due numeri dieci leggendari si passa a chi ha scritto la storia dell’Udinese. Totò Di Natale, napoletano di nascita ma simbolo assoluto dei friulani, nel 2010 vive una delle sue giornate più luminose contro la squadra della sua città. Tra le due gare casalinghe segna sei gol al Napoli. Il 28 novembre 2010, sotto una pioggia battente, realizza una tripletta memorabile: rigore, rete su calcio d’angolo e soprattutto un esterno destro da fermo sotto l’incrocio, un gesto tecnico rimasto negli archivi del calcio italiano. Quel giorno il Friuli brillava nonostante il diluvio.

Bruno Fernandes e la sorpresa del 2016

Il 3 aprile 2016 l’Udinese, in piena lotta per non retrocedere, sorprende il Napoli di Maurizio Sarri. Protagonista assoluto è un giovane Bruno Fernandes, autore di una doppietta che anticipa la carriera internazionale che verrà. Una delle reti arriva in rovesciata, il simbolo di una partita giocata senza paura. Il match si chiude 3-1, con i gol di Higuain e Thereau a completare il tabellino.

Success e il punto che vale una stagione

L’ultimo capitolo di questo amarcord è recentissimo. Il 6 maggio 2024 Isaac Success segna l’unico gol stagionale proprio contro il Napoli, fissando l’1-1 che vale per l’Udinese un punto fondamentale nella corsa salvezza. Un pareggio che, alla resa dei conti, pesa quanto la rete di Davis a Frosinone. Oggi la squadra guidata da Runjaic è lontana dalla zona rossa, ma con un calendario impegnativo ogni punto resta prezioso.

Una sfida che va oltre il risultato

Udinese-Napoli non è soltanto una partita di Serie A. È un intreccio di storie, di uomini e di momenti che hanno superato il semplice dato sportivo. Dai gol che salvano una stagione alle sfide tra leggende, fino agli eroi inattesi, il Friuli ha spesso fatto da cornice a pagine di calcio destinate a durare nel tempo. E chissà che la prossima sfida non possa aggiungere una sesta meraviglia a una storia già ricchissima.