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Andrea Agostinelli·27 febbraio 2020
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Andrea Agostinelli·27 febbraio 2020
In attesa di ulteriori aggiornamenti in relazione al weekend di Serie A, nella giornata di oggi il calcio italiano ha registrato il primo possibile caso di coronavirus.
Sul fronte calciomercato ci sono arrivano voci di una mossa a sorpresa da parte del Milan mentre Marco Van Basten ci regala un nuovo aneddoto leggendario sulla carriera di Zlatan Ibrahimovic.
Questi i temi del nostro recap quoatidiano.
C’è un primo possibile caso di coronavirus nel mondo del calcio. King Udoh, giocatore della Pianese (serie C), è risultato positivo al test del tampone dopo aver accusato i sintomi della malattia nella serata fra sabato e domenica.
Il giocatore, attualmente ricoverato presso l’ospedale Le Scotte di Siena, è in buone di condizioni di salute e in attesa della conferma da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Nel frattempo a tutti i giocatori della Pianese è stato imposto un periodo di quarantena.
Non solo giovani nel Milan del futuro. Gli effetti positivi generati dall’arrivo di Ibra hanno convinto la dirigenza a valutare dei big anche in vista della prossima stagione.
Uno dei nomi considerati è quello di Willian (31 anni) dato che il brasiliano ha confermato che al momento la sua intenzione è quella di lasciare il Chelsea al termine della stagione. Offerte ufficiali non sono ancora arrivate ma le voci che trapelano da Via Aldo Rossi confermano l’attenzione da parte del triumvirato Gazidis-Boban-Maldini sull’evoluzione del caso.
Tigres-Alianza, partita valida per gli ottavi di finale della Concacaf Champions League. Minuto 94′. I padroni di casa sono in vantaggio per 3-2 ma è un risultato che non basta per passare il turno. Poi succede questo.
Il colpo di testa Nahuel Gúzman regala i quarti di finale al Tigres ma soprattutto un momento indimenticabile ai suoi tifosi.
Tornai all’Ajax e un ragazzo mi provocò. Sei van Basten, mi disse passandomi la palla, fammi vedere cosa sai fare. Ma io ormai non potevo più muovere la caviglia. Chi era? Sono sicuro che lo conoscete. Si chiamava Zlatan, di cognome Ibrahimovic
Il coraggio è una qualità che a Ibrahimovic non ha mai fatto difetto.
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