Pagine Romaniste
·9 maggio 2025
Un futuro al Max, la virata della Roma: con la Champions si punterà Allegri

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·9 maggio 2025
La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Allegri è a Roma oramai da un paio di giorni, i Friedkin dovrebbero essere sbarcati ieri pomeriggio tardi, quando il loro aereo è atterrato a Fiumicino (il condizionale è d’obbligo, considerando la cortina di ferro che aleggia da sempre intorno agli spostamenti dei due texani, quasi come nella Cappella Sistina per l’elezione del nuovo Papa…). Insomma, ce n’è abbastanza per far sognare un popolo, quello di fede giallorossa, che spera che sia proprio lui l’erede di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa. Che le quotazioni di Allegri fossero in salita nel borsino dei texani è cosa emersa già alla fine della scorsa settimana, che si possano fare presto dei passi avanti questo invece è ancora da capire. Di certo c’è che dopo aver incassato alcuni no ed aver dovuto abbandonare il sogno Ancelotti (il preferito di Dan), adesso i proprietari giallorossi stanno cercando il colpo ad effetto. Anche per cercare di recuperare un po’ di credito in una tifoseria che da tempo ha delle perplessità sul loro operato.
Che sia Allegri il prescritto, non è dato saperlo dunque. Di certo è uno di quelli a cui hanno pensato e stanno pensando i Friedkin. Sulla carta è sempre stato pure il più facile (tra i big) da contattare, essendo anche l’unico libero. Ma la Roma ha avuto a lungo remore a farsi avanti, fondamentalmente per un motivo: il progetto da offrirgli. “Se non ci riprendiamo e risaliamo in classifica, è anche difficile andare da un allenatore top a proporgli la panchina”, disse tempo fa Claudio Ranieri. Ecco, la questione era proprio questa: cosa offrire ad Allegri? Adesso, con la Roma in lotta per la Champions League, il discorso cambia. Certo, fondamentale sarà proprio quel quarto posto, l’ingresso nella coppa che conta, il che aiuterebbe anche a fare un mercato diverso. “Nelle prossime due sessioni di mercato non potremo fare granché a causa del fair play finanziario”, disse sempre Ranieri a febbraio scorso, riferendosi in realtà al settlement agreement che la Roma ha ancora in essere con la Uefa. Con la qualificazione alla Champions, sarebbe tutto diverso, visto che la principale coppa europea garantisce almeno 50-55 milioni già in partenza.
L’aereo dei Friedkin ieri mattina era ancora in Svizzera, a Zurigo, da dove poi è partito per Malpensa. Ha fatto sosta nello scalo milanese per alcune ore, per poi fare rotta verso Fiumicino. Lo scalo di Ciampino, dove di solito atterrano, era infatti “full”, causa proprio l’elezione del Papa. I Friedkin avevano prenotato un paio di slot, uno per mercoledì e uno per ieri. Ma poi hanno dovuto dirottare su Fiumicino, da dove poi in serata l’aereo è ripartito per Rimini (non potendo sostare nello scalo internazionale). Poco prima, tra l’altro, proprio a Ciampino era atterrato Xavi, scatenando una serie di illazioni (lo spagnolo ieri sera era in realtà ospite di un noto marchio di moda, in pieno centro).
Ma perché Allegri potrebbe essere davvero l’uomo giusto. Al di là dello spessore di livello, il tecnico toscano sarebbe perfetto per i seguenti motivi: 1) la capacità di fare risultati anche senza una rosa top (si pensi alla Juve dello scorso anno); 2) l’adattabilità al modulo e alla rosa; 3) lo spessore dell’allenatore, che ha un pedigree che darebbe continuità a Mourinho e Ranieri: 4) la capacità di lavorare con i giovani (in bianconero ha lanciato Soulé, Yildiz e Huijsen, alla Roma oltre all’argentino troverebbe Baldanzi e Pisilli). Obbligatorio, però, entrare in Champions…