Una finale con tanto Napoli e poco Bologna, la Supercoppa Italiana si tinge d’azzurro: doppietta di un super Neres, rossoblù k.o. 2-0 | OneFootball

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·22 dicembre 2025

Una finale con tanto Napoli e poco Bologna, la Supercoppa Italiana si tinge d’azzurro: doppietta di un super Neres, rossoblù k.o. 2-0

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Le pagine di Storia, quella con la S maiuscola, non si scrivono mai per caso. E il Bologna, che la Storia ha ricominciato a scriverla lo scorso 14 maggio a Roma vincendo la Coppa Italia, lo sa bene. Dopo tanti sacrifici, dopo essere tornati ad alzare un trofeo a distanza di 51 anni dall’ultima volta, i rossoblù non vogliono fermarsi, e si presentano all’Al-Awwal Park di Riyadh per la finale di Supercoppa Italiana con tanta voglia di continuare a stupire e ribadire a tutti la propria forza. Di fronte c’è però il Napoli scudettato, reduce dal netto successo sul Milan in semifinale e voglioso di ampliare la propria bacheca, che sotto la gestione De Laurentiis conta già 6 titoli. Italiano per l’occasione si affida al consueto 4-2-3-1 e conferma per nove undicesimi la formazione che ha eliminato l’Inter, con Ferguson al fianco di Pobega in mediana e Cambiaghi in luogo dell’infortunato Bernardeschi come uniche variazioni. È invece un 3-4-2-1 il modulo scelto da Conte per provare a cancellare il 2-0 rimediato al Dall’Ara in campionato il 9 novembre: Politano a tutta fascia sulla destra, Spinazzola sul lato opposto, quindi Neres ed Elmas ad innescare la punta Hojlund.


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Il primo brivido del match lo generano i felsinei, con Cambiaghi che al 5’ si insinua in area e viene strattonato da Rrahmani: il contatto c’è ma la sua intensità non viene ritenuta punibile dall’arbitro Colombo. Quattro minuti più tardi, dall’altra parte, fuga di Neres e gran chiusura di Holm, che però al 10’ arriva in ritardo assieme a Heggem su Elmas: il macedone si presenta davanti a Ravaglia ma lo grazia calciando sul fondo. Lo stesso Elmas al 16’ ci prova dalla distanza ma Ravaglia blocca la sfera, quindi al 22’ una promettente iniziativa di Odgaard si chiude con un mancino sbilenco. Nella seconda metà della frazione il Napoli inizia a spingere forte e Ravaglia deve salire in cattedra: al 31’ intervento sicuro per neutralizzare un velenoso tiro-cross di McTominay, e al 37’ autentico miracolo per respingere un tocco sotto ravvicinato di Spinazzola, splendidamente imbeccato da Neres. Tuttavia, al 39’, il portiere rossoblù non può nulla su un fantastico sinistro a giro dai venti metri proprio del brasiliano, che incastra il la palla quasi all’incrocio. Vantaggio meritato su un Bologna impreciso e all’apparenza piuttosto stanco, con l’unica conclusione nello specchio che arriva al 41’ a firma di Orsolini, ma Milinkovic-Savic fa buona guardia. E così, all’intervallo, il punteggio dice 1-0.

Italiano prova subito a modificare qualcosa inserendo Moro per Odgaard e passando al 4-3-3, ma gli azzurri ripartono da dove avevano lasciato: al 2’ bel movimento in area di Hojlund e rasoiata deviata da Ravaglia, e sul corner conseguente inzuccata di Rrahmani e altra parata dell’estremo difensore felsineo. All’10’ il BFC si scuote e costruisce l’occasione per pareggiare, ma la spreca: spunto di Orsolini e traversone al bacio sulla testa di Ferguson, che incorna debolmente fra le braccia di Milinkovic-Savic. E allora il Napoli ne approfitta per segnare ancora, sfruttando un pasticcio degli avversari: Heggem controlla il pallone sul dischetto del rigore e lo serve a Ravaglia, che anziché rinviarlo lo appoggia male a Lucumí, col solito Neres che lo anticipa e insacca in bello stile il 2-0. Italiano interviene ancora dando una chance a Rowe e Dallinga (out Cambiaghi e Ferguson), Conte risponde gettando nella mischia Gutierrez e Lang (riposo per Spinazzola ed Elmas), ma il copione non cambia granché e i partenopei vanno ad un passo dal tris al 20’ sempre con Neres, che non arriva a toccare nella porta sguarnita un suggerimento di Hojlund. In seguito i rossoblù, dopo aver rischiato di combinarla ancora grossa venendo salvati da Lucumí, non vanno oltre ad un paio di tentativi fuori bersaglio di Rowe, e a poco servono anche gli ingressi di Dominguez e Immobile.

Nel finale gli uomini di Conte si divorano la terza rete con Politano al 43’ e Lang al 48’, mentre l’ultima emozione di un match a senso unico sta in una potente mancino di Pobega che però non spaventa Milinkovic-Savic. Il Napoli mette con merito le mani sulla terza Supercoppa Italiana della sua storia e al termine di un periodo altalenante lancia un messaggio a tutta la Serie A: non sarà facile scucire lo scudetto dalle maglie azzurre. Il Bologna, di contro, dovrà ricaricare al più presto le batterie, evidentemente scariche, recuperare qualche altro effettivo e analizzare bene una sconfitta che, se accolta senza drammi o eccessiva amarezza ma con la consueta voglia di crescere, potrà servire da preziosa lezione per il futuro. Impossibile, comunque, non applaudire e ringraziare un gruppo, un allenatore un intero club che stanno regalando e – ne siamo certi – regaleranno ancora serate di alto livello ad una piazza che non vuole smettere di sognare.

NAPOLI-BOLOGNA 2-0

NAPOLI (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Rrahmani, J. Jesus (38’ st Buongiorno); Politano, Lobotka, McTominay, Spinazzola (23’ st Gutierrez); Neres (33’ st Mazzocchi), Elmas (23’ st Lang); Hojlund. A disp.: Contini, Ferrante, Beukema, Marianucci, Olivera, De Chiara, Ambrosino, Baridò, Lucca, Lukaku, Vergara. All.: Conte

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Holm, Heggem, Lucumí, Miranda; Ferguson (23’ st Dallinga), Pobega; Orsolini (35’ st Dominguez), Odgaard (1’ st Moro), Cambiaghi (23’ st Rowe); Castro (35’ st Immobile). A disp.: Franceschelli, Pessina, Skorupski, De Silvestri, Lykogiannis, Tomasevic, Vitik, Zortea, Fabbian, Sulemana. All.: Italiano

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