Juventusnews24
·11 settembre 2025
Vaciago duro sul debutto della Refcam in Juve Inter: «Aggiunge poco alla narrazione televisiva in Serie A, si dovrebbero risolvere prima questi due problemi»

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·11 settembre 2025
Sabato alle 18.00 lo Juventus Stadium ospiterà il derby d’Italia tra Juventus e Inter, sfida che promette di dare già indicazioni importanti sulla lotta Scudetto e sul possibile antagonista del Napoli nella stagione in corso.
Oltre all’attesa per il confronto in campo tra le due squadre, la partita segnerà il debutto della cosiddetta “Refcam”, la micro-camera indossata dall’arbitro designato per il match, Andrea Colombo. La nuova tecnologia permetterà di ottenere una prospettiva ravvicinata delle azioni, sia per i tifosi a casa che per gli assistenti al VAR, offrendo un punto di vista unico su ciò che accade in campo.
Tuttavia, dalle colonne di Tuttosport, il direttore Guido Vaciago ha espresso alcune perplessità sul reale impatto della novità: «Aggiunge poco alla narrazione televisiva che, nel nostro campionato, dovrebbe risolvere almeno due problemi molto più gravi. Primo: gli spalti vuoti di certe inquadrature che trasmettono una malinconia diroccata come quei gradoni deserti. Secondo: la scarsa luce di certi impianti i cui riflettori non hanno i lumen necessari a una ripresa in alta definizione».
Vaciago sottolinea dunque come, pur apprezzando gli sforzi della Lega per innovare e migliorare il prodotto Serie A, l’attenzione dovrebbe concentrarsi su elementi fondamentali: «È lodevole qualsiasi sforzo per migliorare il prodotto Serie A (e la Lega ce la sta mettendo tutta), ma la Premier League che inseguiamo e che ha sperimentato la telecamera arbitrale prima di noi, ha innanzitutto pensato alla scenografia (gli stadi), poi al cast (i giocatori) e solo molto tempo dopo agli effetti speciali per girare il suo kolossal».
Il debutto della Refcam sarà quindi un momento di curiosità tecnologica per il campionato italiano, ma, come evidenziato da Vaciago, resta aperta la riflessione su quanto questi strumenti possano realmente incidere sull’esperienza di chi segue il calcio da casa e sulla qualità complessiva della Serie A, ancora condizionata da fattori strutturali e visivi degli impianti.