Vanoli nel post partita: “Non mi abbatto adesso, il problema è di testa e di lucidità. La strada è lunga” | OneFootball

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·27 novembre 2025

Vanoli nel post partita: “Non mi abbatto adesso, il problema è di testa e di lucidità. La strada è lunga”

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Seconda sconfitta di fila in Conference per la Fiorentina e primo ko della gestione Vanoli: i viola al Franchi, nella quarta giornata della fase campionato, sono stati sconfitti per 1-0 dall’AEK Atene grazie al gol realizzato da Gacinovic al 35’ su assist di Pineda. Queste le parole di Vanoli nel post partita.

Una prestazione decisamente negativa da parte della Fiorentina, con tanta imprecisione, due reti annullate per fuorigioco (Gudmundsson nel primo tempo, Ranieri nella ripresa) e una traversa colpita da Dzeko a 15’ dalla fine (anche gli ospiti con Zini hanno colpito un palo). Da segnalare anche una super parata di De Gea al 78’ su un pallonetto di Jovic.


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Le parole di Vanoli post partita – fiorentinauno.com (foto Ansa)

Fiorentina-Aek Atene 0-1: l’analisi della gara

Nonostante il primo quarto d’ora sia un monologo dell’AEK Atene, è la Fiorentina ad avere la chance più grossa: al 16’ il colpo di testa di Dzeko in corner dall’ex Lazio Strakosha. Ne segue un cross di Mandragora che viene ribadito in rete da Albert Gudmundsson. L’arbitro però annulla dopo un check del VAR. La Fiorentina fa tantissimi errori e viene punita al 35’ da Gacinovic che porta in vantaggio l’AEK Atene. I viola accusano la rete e l’AEK potrebbe approfittarne appena un minuto dopo, con un cross sempre dalla sinistra che trova sul secondo palo Luka Jovic il quale si divora il possibile 2-0.

Ad inizio ripresa altro gol annullato alla Fiorentina, questa volta a Ranieri per fuorigioco di Gudmundsson. Poi al 70’ Zini è bravo a calciare un destro che, dopo aver battuto De Gea, sbatte sul palo attraversando tutta la porta. Qualche minuto dopo la Fiorentina ha una chance di pareggiare con Dzeko ma colpisce in pieno la traversa. L’ultima occasione della partita è per la Fiorentina e arriva all’84’: Viti entra in area e serve a rimorchio Mandragora. Il centrocampista calcia di prima intenzione dal limite dell’area ma la sfera finisce alta sopra la traversa.

Nemmeno l’ingresso di Kean nel finale è servito per cambiare l’inerzia di una gara in cui la Fiorentina ha mostrato i soliti limiti di sempre. I viola così dopo quattro turni di Conference escono dalla zona-qualificazione diretta agli ottavi di finale e piombano nella bagarre di quella playoff, con un modesto 17° posto e appena 6 punti. Adesso si fa davvero dura anche in Europa.

Le parole di Vanoli post partita

“Non mi ero illuso a Genova e con la Juve, non mi abbatto adesso. Quando giochi in casa è come ha detto Edin, ci sono ragazzi giovani e la squadra sta facendo fatica. Dobbiamo essere consapevoli che è una situazione lunga. Si sbaglia a pensare che se ne esce subito. Si fa un passettino alla volta sapendo che la strada è fatta di alti e bassi. Dobbiamo essere però più lucidi”.

“Bisogna lavorare sulla testa perché questi ragazzi hanno un grosso peso sulle spalle. Siamo pagati tanto perché abbiamo grandi pressioni, io in primis. Quello che mi sta dando fastidio è che si abbassa la testa ad ogni piccolo errore, invece c’era la possibilià di recuperare la partita. Dobbiamo cercare di fare le cose per la squadra. Anche il primo tempo siamo stati lenti nel giro palla, Ndour non trovava mai la posizione, a volte il play fa qualche tocco in più. Abbiamo sbagliato anche dei cross… Ero preoccupato prima e lo sono ancora, ma lo sarò anche in futuro perché è una strada lunga”.

Ma che sta succedendo?

“L’ho sempre detto: ci dobbiamo calare in questa realtà. Quando parti per certi obiettivi e poi ti trovi lì è tutta una questione di negatività. Dobbiamo trasformarla in positività. Ora riposiamoci e domani ricarichiamo le batterie perché c’è il campionato”.

“È vero, abbiamo fatto un passo indietro ma non esistono partite facili. Oggi non mi è piaciuto quando i giocatori provavano a risolvere le cose individualmente. Nessuno può farlo. Dobbiamo essere lucidi e pensare da squadra. In queste partite ho visto tanta buona volontà.”

Come commenta le parole di Dzeko ai tifosi?

“Quando parlo di esperienza parlo di un giocatore come lui che ha vinto tantissimo. Finalmente c’è un giocatore che difende la squadra: finalmente! Ha detto che abbiamo fatto cagare, non si è tirato indietro. Questa è la cosa più importante. La squadra è più che lunga, dovremmo fare qualcosa di eccezionale che va oltre le statistiche. Essere a zero vittorie dopo 12 partite si è salvato solo il Cagliari”.

Ha in mente cambiamenti tattici?

“Alla fine avevo messo Gud a fare la mezz’ala, Fazzini largo, le due punte, ma in questo momento non ci girano a favore gli episodi. Dobbiamo essere tignosi. I tifosi con la Juve hanno visto il cuore ma anche stasera lo abbiamo dato. La strada, lo ripeto, è molto lunga. Ci sarà da soffrire fino alla fine, sennò non cambiavano allenatore…”.

La preoccupa più l’aspetto fisico o mentale?

“Più mentali, io sto facendo capire ai giocatori che l’errore fa poarte della vita. Tu devi reagire agli errori e invece li subiamo. Sull’azione del gol è nato da una palla persa. Su questo aspetto dobbiamo migliorare ed essere più lucidi. Stasera loro ci facevano giocare e la fortuna te la devi creare. Nel primo tempo Ndour era sempre fuori posizione, Ranieri stava troppo largo…So che c’era tanto da lavorare e non mi spavento. Mi dispiace per la pessima prestazione e domattina ci rimetteremo a lavorare”.

“Ancora abbiamo la testa orientata sul voler strafare. Oggi invece va fatta la cosa semplice alla massima velocità, tutti stanno dando il massimo ma bisogna avere più lucidità e pazienza. Nella stanchezza abbiamo fatto troppi tocchi per girare palla. Dobbiamo invertire piano piano l’aspetto negativo, reagire. Ora ovviamente tanti episodi ci vanno contro. Nel secondo tempo contro la Juventus avevamo visto dei segnali positivi. Ovvio i bianconeri pressavano ed era facile velocizzare il gioco, oggi invece dovevamo dare ritmo. Il mese di gennaio dove dobbiamo fare punti dovremo saper fare la partita perché giocheremo con squadre che ci ritengono superiori. Non possiamo abbassare ora la testa, avevo paura quando sono entrato e ho paura ancora oggi”.

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