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·30 marzo 2025

🙌🏻 Vanoli: “Occhio alla rabbia della Lazio. Su Ilic e Sosa…”

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L’allenatore del Torino Paolo Vanoli ha presentato in conferenza stampa il match contro la Lazio come riportato da TMW.

Com’è andata la pausa? “Abbiamo lavorato bene. Peccato per l’episodio di Salama, si è infortunato e probabilmente non recupererà. Poi ci sono Walukiewicz e Lazaro. I nazionali sono rientrati bene, gli ultimi Sanabria e Maripan: il difensore ha avuto un sovraccarico, ma ha fatto il recupero ed è al 100%”


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Gineitis può diventare protagonista? “Lo è stato e lo ha dimostrato. Sta crescendo, lo sta dimostrando anche in Nazionale. Ha potenzialità, i gol che sta facendo sono ciò su cui insistiamo in allenamento. E’ un centrocampista che ha quei gol, sono felice per lui. E Gineitis deve sentirsi protagonista”

In gol da 10 gare di fila: è il prossimo step? “Mai detto di fare un gol più che subirne uno in meno. Voglio più occasioni per avere più possibilità: mi piace di più attaccare, ma nel calcio bisogna anche difendere. Dobbiamo essere bravi a fare tutto, le qualità dei centrocampisti stanno venendo fuori”

La parola d’ordine per domani è ‘attenzione’? “Vale per tutte le gare. E’ un concetto importantissimo sul quale ci si allena. Troviamo una squadra forte, con un pubblico importante e viene da una sconfitta importante: avevano giocato tante gare, la sosta ha ricaricato la Lazio. Siamo consapevoli della partita con una squadra in lotta per la Champions. L’importante è capire la partita. E’ una Lazio arrabbiata per i cinque gol. La parola magica è stare in partita”

A che percentuale di mentalità vincente siete arrivati? “La mentalità non è una percentuale, ma si acquisisce con tempo, risultati e sacrifico. E’ un processo lungo, nella seconda parte di stagione abbiamo fatto passi avanti ma c’è tanto da lavorare. In queste ultime gare dovremo gestirle come fossero delle finali, anche a Roma sarà una finale”

Come è tornato Elmas? “Carico, come tutti i nazionali. Anche Sosa e Vlasic sono tornati carichi”

Ha parlato con Maripan? Come l’ha visto dopo il caso che lo ha riguardato? “Con lui parlo di calcio. Era deluso per i risultati del Cile, si è complicata la qualificazione al Mondiale. Ero curioso di vedere lo scontro tra Sanabria e Maripan, c’è stata poca occasione di vederli uno contro l’altro. E’ sereno e carico, ero solo preoccupato per il sovraccarico”

Quanto manca per vedere il suo Toro? “Non è il mio Toro, è la mia idea di calcio. C’è tanto da lavorare, è il mio primo anno: siamo stati bravi a tenere la barca sulla retta via. Quando si cambia idea e mentalità ero sicuro di passare da un momento non facile, l’inizio di campionato ha nascosto certe situazioni. Poi la perdita di Zapata le ha accentuate…Ma siamo stati bravi a lavorare e a capire, rimettendoci in gioco. Per arrivare alla mia idea di gioco, avendo anche cambiato sistema, ci vuole ancora tanto”

Eravate in rampa di lancio prima della sosta: come si riattacca la spina? “Le partite più difficili sono quelle prima della sosta e al rientro. Per fortuna è andata bene sugli infortuni, poi c’è l’aspetto morale come ad esempio Gineitis che è tornato con il gol. O magari psicologico di Maripan che ha complicato la vita per i Mondiali. Dico sempre che dobbiamo sempre switchare, girare pagina e pensare alle prossime partite”

Come sta vedendo Ilic? E quanto lavorate sulle punizioni? “A volte travisate le mie parole…Su Ilic ho detto che deve correre: a gennaio abbiamo aumentato la concorrenza ed è importante, la squadra ha concorrenza in tutti i ruoli. E’ un aspetto per far crescere la squadra. I centrocampisti sono tanti, ma Ilic si sta allenando bene: non ho rancore, guardo ciò che fa in settimana e come tutti deve sentirsi protagonisti. Punizioni? Dopo cinque giornate eravamo primi in classifica, magari qualcuno fa gol su punizione…(ride, ndr). A parte le battute, non mi soffermo tanto ma è un aspetto che valuti quando costruisci la rosa: anche sui corner contano i battitori, non solo i saltatori. Nel calcio moderno si vince anche con i piazzati”

Segnate tanto nelle seconde parti di gara… “Quando fai tanti gol, vuol dire che stai bene. E che sa reagire. C’è stato un momento in cui nell’ultimo quarto prendevamo tanti gol: è un aspetto di concentrazione e lucidità. Dobbiamo crescere, si lavorare quotidianamente. Se non sai cos’è la sofferenza, non la riconosci: a volte spingo oltre i ragazzi in allenamento per affrontare le difficoltà. Anche un rinvio in laterale e non in calcio d’angolo è sinonimo di lucidità”

Come sta vedendo Sosa? “Bene, l’ho visto bene. Ha avuto un periodo ad inizio anno con una febbre pesante, si è rimesso e adesso il campo è lì: ci sono gli allenamenti e c’è concorrenza, ora voglio vedere quanto è forte. La concorrenza è bella, ora tocca a loro. Voglio giocatori vincenti, con una mentalità, e un giocatore vincente sa cos’è la concorrenza. E io lo aspetto perché secondo me ha qualità”

Su Ilic ha detto che non prova rancore: cosa vuol dire? “Lui ha accettato di fare una visita medica con lo Spartak e di conseguenza aveva accettato il trasferimento. Poi è saltato ma abbiamo preso un centrocampista…Dico sempre le cose in faccia. Litigi? Assolutamente, non mettiamo in giro certe voci…Sono stato fortunato perché è un giocatore forte”

Quanto è importante tenere uno zoccolo duro per l’anno prossimo? “Non sono concentrato sul futuro, ho queste partite che sono importantissime: gli obiettivi non si guardano solo con la classifica. Ho detto linee guida, ma io guardo solo al presente”

La Lazio poteva rappresentare un sogno all’andata… “Ci punirono in ripartenza, non eravamo stati bravi nelle preventive: giocavamo a cinque e a volte sei uomo su uomo contro un sistema di gioco come il 4-2-3-1. Avevamo preso subito diversi gol in ripartenza. Ora, al di là del risultato, arriviamo in una maniera differente: abbiamo cambiato tanto, siamo cresciuti molto. Ci siamo promessi di affrontare queste gare come finali, poi vedremo fino a che punto saremo cresciuti. Nel girone d’andata siamo stati bravi a giocarci le partite, a volte ne abbiamo buttate via con errori, poi ora c’è uno spirito di una squadra che vuole provare a fare qualcosa.

E’ un vantaggio o svantaggio sapere gli altri risultati giocando di lunedì? “E’ stato un piccolo vantaggio avendo tanti nazionali. Noi avevamo anche due sudamericani, in questo modo siamo stati agevolati e fortunati. Poi guardiamo noi stessi: abbiamo questa fortuna, guardiamo una gara alla volta. Troveremo una Lazio forte e arrabbiata”

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