Juventusnews24
·27 ottobre 2025
Varriale attacca dopo l’esonero di Tudor: «Il capro espiatorio per le colpe di una dirigenza che ha speso 300 milioni di euro per giocatori mediocri»

In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·27 ottobre 2025

L’esonero di Igor Tudor è ufficiale, ma non placa le polemiche. Anzi, le sposta. La crisi nera della Juventus, arrivata a otto partite consecutive senza vittorie (tre sconfitte di fila), ha portato al licenziamento del tecnico croato, ma per molti il problema non era in panchina, bensì in giacca e cravatta. A dar voce a questo pensiero è il giornalista Enrico Varriale, che con un post durissimo sul suo profilo X ha definito l’allenatore un semplice “capro espiatorio”, addossando le vere colpe alla dirigenza e a un mercato fallimentare.
IL TWEET DI VARRIALE – «Nel calcio, quando le cose vanno male, paga sempre l’allenatore. Regola non scritta, quasi sempre ingiusta. Tudor esonerato dalla Juventus è il capro espiatorio per le colpe di una dirigenza che negli ultimi 2 anni ha speso 300milioni per giocatori mediocri, come ad esempio David».
L’analisi del giornalista è impietosa. Varriale definisce l’esonero di Tudor “ingiusto” e lo etichetta come il classico “capro espiatorio”. Il vero problema, secondo lui, è la dirigenza, colpevole di aver speso 300 milioni di euro negli ultimi due anni per costruire una rosa non all’altezza, piena di “giocatori mediocri”.
Il riferimento è chiaro: si va dai colpi onerosi della gestione 2024 (come Koopmeiners, costato oltre 50 milioni e oggi irriconoscibile) fino alla campagna acquisti estiva 2025, la prima firmata interamente da Damien Comolli. Proprio i nuovi arrivati sono i grandi imputati: Openda (44 milioni) e Jonathan David (parametro zero ma con ingaggio monstre) sono in crisi nera.
Varriale cita esplicitamente proprio David come simbolo di questo fallimento. L’attaccante canadese, lanciato titolare da Tudor contro la Lazio, è stato il protagonista in negativo dell’avvio shock, con l’errore clamoroso in impostazione che ha regalato a Basic il gol dell’1-0. Una prestazione “fatiscente”, per usare un termine di Cassano, che conferma le difficoltà di un mercato che non ha portato i frutti sperati.









































